“Una sala strapiena quella della ex pretura di Amandola di domenica scorsa; tantissimi amandolesi, sindaci e amministratori del territorio hanno colto l’invito del coordinamento provinciale di Fermo di Fratelli d’ Italia guidato dal portavoce provinciale Andrea Balestrieri per parlare del post terremoto nei luoghi simbolo colpiti tre anni fa e fare il punto sulla situazione della sanità marchigiana”. E’ il report di FdI sull’iniziativa organizzata dal Partito, con in testa il suo portavoce provinciale, ad Amandola.
Insieme a Balestrieri era presente tutta la classe dirigente del partito a partire dal coordinatore regionale Carlo Ciccioli, ai deputati Francesco Acquaroli e Paolo Trancassini, alla consigliera regionale Elena Leonardi, al sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, ai due responsabili nazionali del partito, Guido Castelli e Andrea Putzu, rispettivamente per gli enti locali e per i piccoli Comuni, e alla delegazione di Amandola rappresentata sul tavolo dei relatori da Vittorio Ciarrocchi.
“Che dire: sono entusiasta nell’aver visto una sala stracolma e gente fuori che – il commento di Andrea Balestrieri – cercava di entrare per ascoltare le nostre idee e la nostra visione politica. Ho voluto fortemente alcuni mesi fa, insieme agli amici di Amandola che ringrazio veramente tanto, realizzare questa assemblea dibattito proprio perché vedo in questa bella città la centralità della Valle dei Sibillini in un progetto che possa coinvolgere i centri minori circostanti in vari temi, uno tra i più importanti quello legato al mondo della sanità e quindi all’ospedale. Ho cercato di dare a questo evento una trasversalità a 360 gradi, in modo da accogliere tutte le amministrazioni limitrofe. Mi ha fatto piacere vedere la presenza di qualche Comune della provincia dell’Ascolano e del Maceratese; mi sarei aspettato una nutrita presenza di amministratori del Fermano che avevo provveduto ad invitare io personalmente: questo va detto proprio perché idee diverse e spunti diversi possano in un dibattito far nascere nuove speranze ad un territorio seriamente provato che ogni giorno che passa tende sempre più a spopolarsi. Spero che i prossimi incontri e le prossime occasioni in giro per il territorio siano sotto questo punto di vista più partecipative della realtà circostante”.
Il consigliere regionale Elena Leonardi ha dichiarato che: “Il tema del terremoto e della ricostruzione deve essere centrale nell’azione politica di chi ci governa per questo gli esponenti di Fratelli d’italia si sono battuti ad ogni livello istituzionale presentando proposte ed emendamenti per snellire i processi burocratici e dare le risposte necessarie a contrastare lo spopolamento e la morte dei territori colpiti dal sisma.
Personalmente – ha ricordato Leonardi – in questi tre anni ho presentato 28 atti al consiglio regionale, recependo le istanze dei territori e cercando soluzioni ai tanti problemi irrisolti e trovo inaccettabili molte scelte di questa giunta a guida Pd che ha dimostrato di anteporre le esigenze di partito a quelle delle Marche, ne è un esempio la gestione dei fondi europei aggiuntivi per il sisma che sono stati ampiamente dirottati fuori dal cratere, dei 27 milioni di euro per edilizia sanitaria 12,23 milioni sono andati a Torrette o le risorse alle Università che hanno visto assegnati ben 5 milioni di euro al Rettorato della Politecnica di Ancona”.
“Il problema delle aree interne, specie montane, nasce – il pensiero di Guido Castelli – da un modello di sviluppo che tende a sopprimere le appartenenze e le identità. Riducendo la persona a mero soggetto consumatore e/o risparmiatore questo modello tende a ridimensionare tutto ciò che si oppone ad uno stile di vita non economicistico. Vivere in montagna è costoso e antisociale. Lo sosteneva anche Ceausescu ma, nelle Marche e ad Amandola, qualcosa di simile si può cogliere anche nell’atteggiamento del Pd regionale che non ha mai saputo, o voluto, invertire il trend dell’esodo dalla montagna al mare“.
“La tantissima gente accorsa al convegno di Fratelli d’Italia ad Amandola – aggiunge Andrea Putzu – dimostra che il partito sta crescendo con coerenza e con competenza. Siamo l’unico partito che sul tema del terremoto non ha voluto fare passerelle e false promesse ma ci siamo concentrati su proposte credibili per dare risposte a su questo tema. Di certo non abbiamo fatto come il Pd regionale che ha pensato a stanziare i soldi del sisma per le piste ciclabili di Pesaro, per il rettorato di Ancona o per altre zone dove non serviva intervenire visto che non era una priorità”.
E’ il turno di Acquaroli e Trancassini: “Fratelli d’ Italia ha sempre parlato di terremoto, senza sfilate, e lo fa anche oggi quando tutti gli altri non ne parlano più. Ora basta con la politica dello spopolamento dei territori del nostro entroterra, pensiamo infatti sia chiaro che chi vuol continuare a fare questo tipo di politica lo fa con la specifica volontà di colpire un modello sociale ed economico di riferimento che noi riteniamo invece nevralgico. Occorre un vero e radicale cambio di marcia perché la ricostruzione che può avvenire tra 10 o 15 anni non è la stessa che noi vorremmo oggi, bisogna combattere contro questo progetto che ha permesso per tanti, troppi anni, di far diventare i paesi montani dei veri e propri deserti concentrando tutto lungo la costa.
“Questioni importanti come la sanità e il terremoto – aggiunge Fioravanti – sono prioritarie anche in vista delle prossime consultazioni regionali: sulla questione ospedale unico devo dire che la totalità delle persone non è d’ accordo con il progetto che reputa fallimentare e di grande dispendio economico. Per questo ed altre tematiche il centrodestra ha tutti i numeri per poter giocare bene la partita ed avere un presidente che guardi non solo al nord delle Marche ma che abbia piu’ attenzione anche per il resto della regione”.
La conclusione del dibattito, affidata al coordinatore regionale FdI, Carlo Ciccioli che, nel fare la sintesi degli interventi rimarcandone con decisione i contenuti ha ricordato gli interventi del Partito sui temi trattati. Per Ciccioli Fratelli d’ Italia “Non ha mai abbandonato mai gli argomenti terremoto, ricostruzione e sanità. Ha poi detto che il partito è in crescita e che si sta ben radicando sul territorio, segno che la gente e’ attenta a chi per coerenza non ha mai spostato le sue idee da quelle iniziali”.
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