Cottarelli incontra gli studenti a Porto Sant’Elpidio: “Via dall’Italia 250.000 giovani, servono nuove prospettive”

PORTO SANT'ELPIDIO - L'economista ospite al Carlo Urbani: "Ragazzi, i problemi del Paese vi riguardano. Le soluzioni semplici a problemi complessi non esistono"

di Pierpaolo Pierleoni

Un’ora in aula magna per parlare di economia, con una chiave di lettura accessibile a tutti, per rispondere alle domande e lasciare un messaggio positivo, perchè “se non avete fiducia nel futuro voi ragazzi, chi può averla?” Il prof. Carlo Cottarelli è arrivato oggi al polo Urbani di Porto Sant’Elpidio, su iniziativa dell’associazione Civitasvolta, per incontrare gli stuenti dell’istituto tecnico economico e del liceo scientifico. Accolto dal dirigente Roberto Vespasiani e dal prof. Mario Andrenacci, il noto economista ha parlato dei “peccati capitali dell’economia italiana”, riprendendo il titolo del suo ultimo libro. A rappresentare l’amministrazione cittadina la presidente del Consiglio comunale Milena Sebastiani.

“Gli incontri possono cambiare la vita – l’esortazione del dirigente Vespasiani – Personalmente, ricordo tutti gli incontri importanti avuti alla vostra età, per questo riteniamo preziose queste occasioni per ascoltare personalità di rilievo come il dottor Cottarelli”. “Negli ultimi 15 anni se ne sono andati dall’Italia 250.000 giovani, al netto dei pochi sono poi rientrati – nota l’economista – Non lo hanno fatto certo perchè non amano l’Italia, ma per il lavoro. Da noi il lavoro c’è, ma di cattiva qualità, all’estero si trovano prospettive migliori. Questo è uno dei problemi, vanno trovate soluzioni per dare più vitalità all’economia italiana e questo dipende anche dal funzionamento della pubblica amministrazione. Dove è più efficiente, facilita il privato. Fondamentali sono le infrastrutture, che facilitano la connettività. Un problema serio anche qui nelle Marche ed in tutta la fascia degli Appennini”.

Secondo Carlo Cottarelli, “il numero che descrive meglio le difficoltà del nostro Paese è il fatto che il reddito medio degli italiani è lo stesso di 20 anni fa. Mai dall’unità dell’Italia era capitato che una generazione non avesse una prospettiva di vita migliore di quella precedente. E il numero di poveri inevitabilmente aumenta”.

Poi uno sguardo ai problemi cruciali del Paese. “L’evasione fiscale è un tema centrale. Capisco che alla vostra età possano essere più interessanti altri argomenti, ma un’Italia che funziona meglio è anche nel vostro interesse. Assisto a tante polemiche sull’incentivo all’uso della carta di credito. E’ una bufala che non si possano più usare i contanti, ma è giusto incoraggiare l’uso delle carte. Il Governo a mio avviso sta sbagliando diverse cose, ma su questo aspetto ha pienamente ragione. Altro male italiano è la corruzione. Un tema fondamentale è semplificare la burocrazia, perchè oggi è troppo complicato fare attività d’impresa. E’ come l’obbligo di sorpasso a sinistra in autostrada. Una misura perfettamente inutile”.

Altro argomento, la lentezza della giustizia. “Non si possono aspettare 8 anni per una causa. Come si può pensare di venire ad investire da noi se in caso di contenzioso occorre tutto questo tempo per vedersi riconoscere le proprie ragioni? E se nessuno investe, non si cresce. Ci sono ancora troppe differenze tra nord e sud, nel mezzogiorno il reddito medio è il 58% rispetto al resto del Paese, la produttività è sensibilmente inferiore”.

Infine, un invito ai ragazzi. “Le soluzioni facili a problemi complicati non esistono, chi ve lo propone vi dice una balla. Dal 2020 sarà reintrodotta l’educazione civica a scuola, ma un’ora a settimana non basta, ne servirebbe molta di più. Imparate a diffidare da ciò che leggete, cercate la verità. Sul web gira una marea di porcherie e purtroppo, per qualche strana ragione, siamo portati a percepire come vero tutto quello che viene da uno schermo”.

Il prof. Mario Andrenacci ideatore dell’incontro

 

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