di Andrea Braconi
Le Marche tra le migliori destinazioni al mondo? Che negli anni molto sia stato fatto per valorizzare l’incredibile patrimonio artistico, ambientale e culturale della nostra regione è innegabile. Campagne promozionali, investimento di risorse per una riqualificazione delle strutture ricettive e, non da ultima, un’importante attività sui principali social media a livello globale.
Ma ritrovarsi al secondo posto nella classifica delle regioni stilata online dalla Lonely Planet per l’anno 2020 di certo un po’ di stupore – misto a soddisfazione – lo crea.
Eppure, entrando nel sito della storica casa editrice australiana, questa regione al plurale è proprio lì, su un podio virtuale che vede in testa la Via della Seta nell’Asia centrale (tra Kyrgyzstan, Tajikistan e Uzbekistan) e sul gradino più basso Tohoku, in Giappone.
A seguire il Maine, lungo la costa orientale statunitense, Lord Howe Island nel Mare della Tasmania, la provincia cinese di Guizhou, la provincia di Cadiz in Spagna, il nord est argentino, il golfo di Kvarner in Croazia e la foresta amazzonica in terra brasiliana.
Insomma, un traguardo non da poco per quelle Marche che vedono sì per il prossimo anno Urbino sotto la luce dei riflettori per il 500° anniversario della morte di Raffaello, ma che custodiscono meraviglie come Conero, Grotte di Frasassi, Ascoli Piceno (citata anche per le sue eccellenze culinarie), Loreto, i festival musicali tra Macerata e Pesaro, oltre ad un Parco nazionale dei Monti Sibillini che, nonostante gli effetti dei terremoti del 2016, continua a suscitare grande attenzione, anche per la presenza di spazi suggestivi come le Gole dell’Infernaccio, nel territorio di Montefortino.
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