Cisl: “Nuovi concorsi
nella Sanità e in Regione
per diplomati e laureati”

LAVORO - Il segretario regionale Donati: "Dopo lo svuotamento degli uffici per l'esodo di personale che ha fruito di Quota 100, inizia la corsa per garantire un minimo di turn-over"

Giuseppe Donati

“Nelle settimane scorse, ben 3.500 persone hanno presentato la domanda per partecipare al corso per funzionario amministrativo bandito dalla Regione Marche per gli Enti del Servizio Sanitario Regionale. Anche se solo il 60% si è poi presentato alla prova preselettiva, è da considerarsi un numero ragguardevole di candidati, considerando l’esiguo numero dei posti messi a bando”. Inizia così il punto della Cisl con il suo segretario regionale Giuseppe Donati nell’annunciare nuovi concorsi in Sanità e in Regione per diplomati e laureati.

A breve partiranno nuovi importanti concorsi in Sanità ed in Regione. Il 31 ottobre scadranno le domande per partecipare al Concorso per 30 posti di assistente amministrativo -categoria C – a tempo indeterminato , mentre il 4 novembre scadranno le domande per due concorsi rivolti a laureati e diplomati per i Centri per l’Impiego (40 posti per funzionario amministrativo e 21 posti assistente amministrativo ).

Per la Fp Cisl Marche, questo inconsueto proliferare di concorsi, significa che, seppur con ritardo, la Regione ed il Sistema Sanitario Regionale hanno preso atto di quanto da mesi enunciato dai sindacati: quota 100 unita ai pensionamenti “Fornero” hanno creato la necessita’ di coprire quanto prima le tante uscite dalla Pubblica Amministrazione della nostra Regione. I concorsi banditi fino ad ora sono solo una prima parziale risposta alle tante necessita’ degli uffici e dei servizi.

Per quanto riguarda Fermo, anche se il fenomeno Quota 100 sembrerebbe meno impattante rispetto ad alte province delle Marche, le uscite previste sono numerose. Va detto che la situazione nei piccoli Comuni del Fermano, che sono la stragrande maggioranza, è al collasso. L’emergenza si era palesata ancora prima di quota 100 a causa dei blocchi del turn over imposti dalla varie leggi finanziarie ma ora si rischia la chiusura. Ci sono Enti che sono rimasti con un solo dipendente magari precario oppure assunto grazie all’emergenza terremoto. In queste realtà sono a rischio concretamente i servizi da rendere ai cittadini. Non parliamo poi del fatto che con l’uscita di personale con esperienza e conoscenze acquisite dopo tantissimi anni di lavoro, oltre alla persona, gli Enti perdono punti di riferimento importantissimi. L’alternativa che si prospetta ai sindaci è quella di massicce esternalizzazioni di servizi.

In Sanità, inutile tornarci. Il Fermano è da sempre fanalino di coda per finanziamenti e personale quindi anche qui non c’è da scherzare. Alla carenza cronica di personale delle professioni sanitarie addette all’assistenza, si è aggiunta quella del personale delle Aree Amministrative e Tecniche manutentive.

Per quanto riguarda l’area amministrativa sanitaria, le carenze maggiori sono riscontrabili nei front office, nei Cup  Cassa sparsi sul territorio”.


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