Rimini-Fermana, le
voci dalla sala stampa

Mauro Antonioli, neo tecnico della Fermana

di Paolo Gaudenzi

RIMINI – “Voglio dedicare questa vittoria a mio papà, mancato questa estate ed a mia madre, che sta passando un momento difficile. Mi hanno sempre seguito e mia madre c’era anche oggi”.

Questo l’esordio in sala stampa di mister Mauro Antonioli dopo il successo odierno, ed in trasferta, della sua Fermana, lesta ad espugnare la tana del Rimini per 0-1 con rete di Cognigni.

“La vittoria a mio avviso è stata meritata, non credo sia stato fatto fallo da Cognigni in occasione del gol, per lo meno dalla mia prospettiva non ho visto irregolarità. Del resto, anche fosse il contrario, durante una stagione l’arbitro a volte commette errori contro e in altre a favore – ha proseguito -. In superiorità numerica è stato naturale avere gioco forza, ma anche a forze pari abbiamo fatto bene, tanto da aver colpito la traversa. C’è stato poco Rimini in campo, a spendersi anche in dieci uomini ma merito anche ai ragazzi per aver contentuto l’avversario, creando tante occasioni. Dobbiamo ancora migliorare, ho cambiato modulo in corsa andando a stringere gli spazi che la squadra di casa si stava creando alla ricerca del pari, facendo densità nel mezzo. Oggi siamo stati bravi, agli intenti locali abbiamo fatto trovare invece il muro della Fermana“.

“Erano fondamentali i tre punti oggi, li abbiamo ottenuti a tutti i costi e siamo riusciti a portarli a casa“. E’ questo l’esordio ai microfoni del match winner di Rimini, Luca Cognigni, che alla pari del successo corsaro di Piacenza ha messo la sfera nel sacco ad inizio secondo tempo e sotto la parte di stadio adibita ad ospitare i sostenitori gialloblù in trasferta.

“L’importate era pervenire al gol – ha concluso l’attaccante fermano – non era facile poi condurre la vittoria in porto anche se il Rimini era rimasto in dieci. Potevamo chiuderla prima, c’è del rammarico per questo ma a conti fatti, come ripeto, l’importante era tornare a casa con ossigeno puro da aggiungere alla classifica e così è stato”.

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