Donazione di vena safena
da vivente al Murri,
primo caso nelle Marche

FERMO - Il direttore Uoc Anestesia e Rianimazione, Luisanna Cola: "Si ringraziano le donatrici, tre donne del Fermano. Se ne dà notizia solo oggi perché è stato necessario attendere il riscontro da Treviso che ha ricevuto, valutato e processato i tessuti, giudicandoli idonei a scopo di trapianto e ricerca"

La dottoressa Luisanna Cola

Giovedì scorso all’ospedale di Fermo è stata effettuata, per la prima volta nelle Marche, la donazione di vena safena da vivente.

“Progetto – spiega la dottoressa Luisanna Cola, direttore dell’Uoc Anestesia e Rianimazione dell’Area vasta 4 – nato in stretto rapporto tra la Chirurgia Vascolare, col dottor Minnucci in primis, il direttore della Chirurgia generale, il dottor Guerriero, il coordinatore ospedaliero per i prelievi di organo a scopo di Trapianto, il dottor Viozzi, il direttore Anestesia e Rianimazione, dottoressa Cola e la fondazione Banca dei Tessuti di Treviso. Fondamentale l’entusiasmo e la professionalità del gruppo di Lavoro della SO coordinato dalla dottoressa Fiore per la parte anestesiologica e dal dottor Angeloni per la parte infermieristica.
Se ne dà notizia solo oggi perché è stato necessario attendere il riscontro da Treviso che ha ricevuto, valutato e processato i tessuti, giudicandoli idonei a scopo di trapianto e ricerca.
Si ringraziano le donatrici, tre donne del Fermano. La loro generosità, ha reso disponibili tessuti che altrimenti sarebbero stati semplicemente smaltiti, dando una speranza a pazienti in forte necessità. Il territorio fermano si attesta ancora una volta, ai primi posti per sensibilità nei confronti di chi ha bisogno”.
Chi può donare? “Sono eligibili per la donazione – conclude la dottoressa Cola – i pazienti sottoposti a safenectomia che hanno meno di 70 anni e rispondono a specifici criteri”.

 


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