Il format Tipicità piace al mondo:
Canada, Londra e Dubai
per promuovere il Marche Style

FERMO - Diverse le tappe del roadshow che tra Italia (a novembre in Toscana) ed estero (fino all'autunno 2020) vedrà protagonista il festival fermano

di Andrea Braconi

Prosegue il viaggio a tappe di Tipicità in Italia e nel mondo. Un percorso iniziato con la Giunta Calcinaro già da diversi anni, come ha rimarcato il patron Angelo Serri in occasione dell’illustrazione del roadshow che, tra fine 2019 e 2020, toccherà Toscana, Canada, Regno Unito ed Emirati Arabi.

“Il format Tipicità piace – ha affermato Serri -. Siamo partiti nel 2016 con la Russia, subito dopo siamo stati a Dubai, nel 2017 a Abu Dhabi e nel 2018 a New York, in Albania e in Grecia. Riteniamo importante uscire dai confini del territorio e siamo stati invitati a portare la Taste Marche Experience in diversi contesti”.

Il primo appuntamento sarà il 9 e 10 novembre a San Miniato, in Toscana, per la 49a edizione del Tartufo Bianco. “Con loro ci siamo intesi immediatamente e sono stati ospiti in occasione della 27a edizione di Tipicità. Oltre a Fermo, su specifica richiesta porteremo Recanati con l’Infinito di Leopardi, così come Porto Recanati con una mostra sull’allunaggio e con la loro Accademia del Brodetto, impegnata nella realizzazione di un piatto abbinato al tartufo bianco. Ci sarà anche Barbara Settembri, chef di Sant’Elpidio a Mare che farà uno show cooking”.

Il clou, almeno per l’anno in corso, con il viaggio in Canada dal 17 al 22 novembre. “Porteremo una delegazione di amministratori pubblici e soprattutto imprenditori per creare delle connessioni. Oltre al cibo avremo il fashion, la meccanica di precisione e il turismo, i nostri asset principali. Ci saranno 4 chef per le due 2 serate al Consolato e all’Ambasciata: Luca Facchini, Barbara Settembri, Serena D’Alessio e Giammarco Di Girolami. Segnalo che in Canada è piuttosto nutrita la colonia di marchigiani, tra l’altro molto influenti ed attivi. Un contatto che abbiamo sviluppato grazie al nostro partner Ots, che in quel Paese è molto radicato”.

Una settimana oltreoceano per promuovere il Marche Stile, per poi fare un passaggio in primavera a Londra. “Il 7 aprile saremo al Glass of Bubbly, festival prestigioso che ha sede a Westminster, proprio nel cuore della città. Andremo con alcuni produttori di bollicine, sarà anche un momento per fare dei B2B e confrontarsi con quell’importante mercato. Insomma, quasi un esame da passare”.

Ultima tappa, almeno per il momento, in ottobre per Dubai con l’Expo 2020, appuntamento internazionale di altissimo profilo che vedrà Tipicità tra le realtà protagoniste.

Una scommessa ed un cambio di impostazione, quello del roadshow, molto apprezzato dal sindaco Paolo Calcinaro. “Il percorso che abbiamo intrapreso è quello giusto. All’epoca ci siamo detti che Tipicità era così preziosa al punto che mettendosi a disposizione per uscite italiane, europee o mondiali fosse facile farla diventare un punto di riferimento. Angelo e Alberto Monachesi hanno intrapreso questa strada e in soli 4 anni abbiamo esplorato tantissime realtà. In Russia, nel 2016, ho avuto modo di tastare la ricaduta positiva per le aziende e per una riconoscibilità anche delle pubbliche amministrazioni. Oggi si sottolinea una traccia di lavoro che Tipicità fa per la promozione di un territorio, insieme alle associazioni di categoria, e sono veramente entusiasta di questo”.

Particolarmente attenta e coinvolta nei programmi di Tipicità è Maria Letizia Gardoni, presidente regionale di Coldiretti, associazione di categoria che insieme ad altre gioca un ruolo determinante nel processo di crescita della progettualità sviluppata da Tipicità e Comune di Fermo. Una sorta di osservatorio economico, come l’ha definita Serri. “Nel corso del tempo – ha sottolineato Gardoni – imparando a conoscerci abbiamo intuito che c’erano diversi punti di contatto per un percorso condiviso. Già nello stesso nome si richiama il concetto della distintività dei nostri prodotti alimentari e delle identità territoriali. È una forma strutturale importante, per costruire quel percorso di divulgazione dell’esperienza marchigiana”.

Nella prossima edizione di Tipicità, ha annunciato, Coldiretti interverrà con il mercato di Campagna Amica, con i suoi agrichef ma anche con un momento convegnistico al quale verrà dato un taglio nazionale che veda anche la partecipazione di esponenti del Governo. “Ci confronteremo sul tema della sostenibilità ambientale, sul quale oggi non si può più prescindere”.

“Noi siamo al fianco di Tipicità” ha rimarcato in maniera convinta Paolo Silenzi, presidente della Cna, che ha già partecipato a diverse trasferte. “La nostra mission è anche quella di promuovere il territorio e dentro Tipicità possiamo fare questo: è un grande contenitore, dove l’imprenditore viene messo al centro e negli anni si è creato un format che permette di internazionalizzare i prodotti. Noi consigliamo sempre, soprattutto alle start up, di partecipare perché non è una classica fiera ma un vero percorso che porta l’imprenditore a crescere e ad avere coscienza delle proprie potenzialità, con possibilità di fare esperienza a livello internazionale”.

Sempre per il fronte degli artigiani è intervenuto Lorenzo Totò, vice presidente di Confartigianato Ascoli Fermo Macerata e alla guida della circoscrizione provinciale di Fermo. “Mi sento di sottolineare un aspetto: quando pubblico e privato fanno rete ci sono ottimi risultati e questo è un esempio importante per tutte le Marche”.

Una ventata di internazionalizzazione l’ha portata Graham Taylor, presidente di Glass of Bubbly e titolare anche di un agriturismo nella zona di Tolentino, che parteciperà a Tipicità nel marzo 2020 accompagnando poi la delegazione marchigiana nella City il mese successivo. “Siamo nati 4 anni fa, la nostra è una piattaforma di sviluppo iniziata con lo champagne, per poi promuovere da due anni a questa parte spumante e bollicine provenienti da tante zone del mondo. È un canale per i prodotti tipici, come quelli delle Marche. Questo contatto è molto importante per sviluppare anche attività turistiche. Inoltre, siamo importatori e distributori di vini: le Marche non sono molto conosciute, ma la qualità dei prodotti è la numero uno in Italia e dobbiamo trasferire questo messaggio all’estero”.

Lo scorso anno Tipicità fece registrare circa 10.000 visitatori, con 300 realtà partecipanti a vario titolo. “Il format del 2020 verrà adeguato alle nuove esigenze, come sempre avvenuto considerando le evoluzioni – ha spiegato Serri – e questo roadshow è quasi una conseguenza naturale”.

Roadshow che al momento non vede un finanziamento da parte della Regione. “Contribuiscono Ambasciata e Consolato – ha spiegato – ma sono gli stessi imprenditori che sostengono le spese e una quota modesta di partecipazione per le spese generali. Però facciamo questo progetto di concerto con la Regione, lo scorso anno in Albania è venuto Ceriscioli che per novembre di quest’anno è stato invitato ufficialmente dall’ambasciatore canadese”. “Non dobbiamo convincere, la Regione è consapevole di quello che facciamo” ha aggiunto Calcinaro.

Tra i prodotti italiani che più riescono a catturare attenzione, la presidente Gardoni ha ricordato come un ruolo fondamentale continui ad averlo la pasta. “Sono tanti i prodotti simbolo che identificano l’italianità all’estero, ma la produzione cerealicola è ancora il settore trainante del nostro comparto, anche se subisce gli effetti del libero mercato. La pasta è sicuramente un elemento simbolo, oltre alle produzioni vitivinicole su cui le Marche stanno investendo in maniera importante, con realtà che stanno crescendo molto e che dovrebbero essere comunicate e rappresentate meglio, come stiamo cercando di fare a livello nazionale”.

L’offerta globale del nostro saper fare ha successo – ha concluso Serri – e mi piace ricordare l’aneddoto riguardante un produttore di vino che è venuto con noi a Dubai: è stato il primo che ha fatto business e tutt’ora esporta vino negli Emirati. Non dimentichiamo che il cibo è attrattore fondamentale per tutti gli altri comparti e attira l’attenzione su un intero territorio”.


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