LA SERATA DI GALA
Eleganza ed emozioni alla prima della Turandot, Calcinaro: “Il teatro motore per far vivere la città” (foto e video)

FERMO - Un parterre di ospiti ricchissimo, quello che ha caratterizzato la serata della 'prima'. Partendo dal Prefetto della provincia di Fermo Vincenza Filippi, la presidente del consiglio comunale Lorena Massucci, il direttore dell'Area Vasta 4 Licio Livini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo Alberto Palma, il direttore generale della Cassa di Risparmio di Fermo Ermanno Traini.

di Paolo Paoletti

foto Simone Corazza

Teatro dell’Aquila gremito e dieci minuti di applausi per la Turandot di Giacomo Puccini che ha segnato il debutto della stagione lirica fermana. Una serata iniziata alle 19.45 con il gala di benvenuto degli ospiti. A fare gli onori di casa il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e l’assessore alla Cultura Francesco Trasatti in un teatro tirato a lustro con tanto di ingressi esterni decorati con festoni floreali e ghirlande. Presenti anche gli altri assessori della giunta e  gran parte dei consiglieri di maggioranza.  Non è mancata l’eleganza ed anche qualche outfit più eccentrico com’è giusto che sia in queste occasioni.  

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, mai come quest’anno infatti, la vendita degli abbonamenti ha riscosso un grande consenso di pubblico. “Il teatro, al di la della bellissima occasione della prima, rappresenta ancor di più un motore per la città. Questo perchè avere tutti questi spettacoli con dei numeri così alti, ricordiamo che la lirica ha toccato il record degli abbonamenti e per la prosa ne sono stati venduti circa 800, significa far vivere la città, portare nuova gente e far conoscere il nostro teatro”.

Calcinaro che ha poi aggiunto: “Questo è un vero e proprio motore che vale per gli spettacoli di alto livello, ma è un’opportunità per tutta la città. Abbiamo ospitato tante compagnie del territorio e lo abbiamo fatto con spettacoli che anch’essi hanno registrato il tutto esaurito. Dare l’abitudine a vivere un’emozione reale come quella del teatro credo  sia un grande intervento che questa amministrazione sta facendo. Il lavoro di Francesco Trasatti è visibile ed enorme su questo. Credo si tratti di qualcosa che rimane non solo alla cittadinanza fermana ma a quella di tutto il territorio”.

Un parterre di ospiti ricchissimo, quello che ha caratterizzato la serata della ‘prima’. Partendo dal Prefetto della provincia di Fermo Vincenza Filippi, la presidente del consiglio comunale Lorena Massucci, il direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo Alberto Palma, il direttore generale della Cassa di Risparmio di Fermo Ermanno Traini. Non poteva mancare anche Igor Giostra, presidente della Fondazione Rete Lirica delle Marche e presidente del Conservatorio Pergolesi.  E ancora tanti sindaci dei comuni della provincia tra cui anche Nicola Loira per Porto San Giorgio ed Ettore Fedeli, ex primo cittadino di Fermo, l’esponente di Fratelli d’Italia Andrea Putzu. Presente anche l’amministratore unico Solgas Filippo Ercoli, il rettore uscente della Politecnica delle Marche Sauro Longhi.

Tantissimi anche gli esponenti del mondo dell’impresa e della finanza: il vice presidente di Confindustria Centro Adriatico Giampietro Melchiorri, Federico e Lucilla Steca,  Graziella Ciriaci, Massimo Cupillari di Banca Mediolanum, Fabio Verdecchia di Tecno General Getby, Paolo Marzialetti presidente del distretto del cappello, Enrico Paniccià di Giano.

Presenti anche i rappresentanti delle forze dell’ordine, dal comandante provinciale dei carabinieri Antonio Marinucci,  alla comandante della Circomare di Porto San Giorgio Simona Gentile.

Tra i personaggi storici della città,  non poteva mancare Guerriero Sdolzini, fermano doc e appassionato melomane che da decenni è sempre presente alla prima della stagione lirica sempre con lo stesso posto, rigorosamente in prima fila. Una vera e propria mascotte e portafortuna del Teatro dell’Aquila. 

A Fermo è stata presentata una versione che si è fermata dove è arrivato Puccini, senza il finale ‘aggiunto’ di Alfano. Opera che è andata in scena senza interruzioni (per una durata di circa un’ora e 45 minuti) una continuità che ha favorito la partecipazione del pubblico nella storia, resa dal regista Pier Luigi Pizzi quanto mai umana. 

A dirigere l’Orchestra Filarmonica Marchigiana è stato il maestro Pietro Rizzo. Applausi per il Coro del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno diretto da Giovanni Farina. La regia, le scene, i costumi e le luci sono firmate da una delle personalità artistiche più importanti del teatro di oggi, che conferma il suo legame col territorio marchigiano e la sua collaborazione con la Rete Lirica delle Marche dopo il Così fan tutte dello scorso anno e prima ancora Nabucco e Madama Butterfly: PierLuigi Pizzi.

Emozionate è stata Turandot  interpretata dal soprano Tiziana Caruso che, nel corso dell’anno, è stata già la principessa “di gelo” alla Shanghai Opera House e all’Ópera de Tenerife. Il principe Calaf invece è stato interpretato dal tenore Francesco Pio Galass. Pubblico che ha apprezzato molto anche il personaggio di Liù interpretata dalla brava Maria Laura Iacobellis, già applaudita dal pubblico marchigiano nel Falstaff della scorsa stagione, così come Paolo Ingrasciotta che, con Ugo Tarquini e Vassily Solodkyy,  hanno formato il trio dei ministri imperiali Ping, Pang e Pong. Molto apprezzato anche Cesare Catani, alias  l’imperatore Altoum. Nel cast anche Andrea Concetti come Timur.

La stagione d’opera proseguirà l’8 febbraio con la Carmen di Bizet, il 21 marzo con L’Italiana in Algeri di Rossini (anche queste precedute, due giorni prima, dalle anteprime per gli under 30) e il 20 novembre con il Concerto Lirico Sinfonico, con soliti e orchestra del Conservatorio Pergolesi di Fermo.

 


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