Cenerentole, befane e l’omaggio
a Rodari: a Porto San Giorgio
il teatro ragazzi continua a stupire

TEATRO - Presentato il cartellone della nuova stagione. L'assessore Baldassarri: "Così le giovani generazioni iniziano a costruire un pensiero più critico". Il direttore artistico Renzi: "Il divertimento è la cifra del teatro"

di Andrea Braconi

Da quasi un quarto di secolo la domenica, per le famiglie sangiorgesi e non solo, è sinonimo di teatro. Un teatro per ragazzi, con spettacoli adatti ai più piccoli ma anche ai loro genitori o persino a quei nonni che, sempre più spesso, si accomodano sui palchetti del teatro comunale.

E una rassegna così pregna di significati non poteva che trovare conferma. Per la 23a volta, infatti, Porto San Giorgio ospita una stagione accattivante e ricca di sorprese. “Sta all’interno di un progetto più ampio, denominato Tir (Teatri in Rete) e che vede coinvolti ben 9 Comuni e 3 province – ha commentato l’assessore alla Cultura Elisabetta Baldassarri -. La nostra stagione è strutturata sulla falsa riga di quella dello scorso anno, con 7 spettacoli ed un costo invariato dei biglietti”.

Cinque euro l’ingresso per il singolo spettacolo, mentre il costo dell’abbonamento per 6 spettacoli (quello dell’Epifania è gratuito) arriva soltanto a 24 euro. Ci sono poi le promozioni speciali, come il compleanno a teatro con minimo 10 persone, un biglietto scontato di un euro e gli auguri dal palco al festeggiato, così come gli sconti per i gruppi a partire da un numero minimo di 10, sempre con un biglietto a soli 4 euro.

“Nella scorsa edizione abbiamo raggiunto il sold out in quasi la totalità degli spettacoli e gli abbonamento sono stati 25, mentre quest’anno siamo già arrivati a 35 (per sottoscrivere il propro abbonamento c’è tempo fino alle ore 13 di giovedì 14 novembre, ndr). Il teatro per ragazzi è un modo non solo per avvicinare i bambini a questa tipologia di espressione artistica, ma anche una delle poche modalità attraverso le quali le giovani generazioni possono iniziare a costruire un pensiero un po’ più critico, rispetto a quello che viene invece proposto in altri contesti”.

Al direttore artistico Marco Renzi (“Un fossile del teatro per ragazzi” come si è ironicamente definito) il compito di ricordare come questa sia la più longeva stagione di teatro nella parte sud delle Marche. “Sia Porto San Giorgio che TIR sono stati apripista di questo genere di attività e fa piacere vedere come oggi tantissimi Comuni programmino stagioni per bambini”.

Lo stesso Renzi ha poi elencato gli spettacoli in cartellone, partendo dall’apertura di domenica 17 novembre con ‘Cenerentola folk’. “È una rivisitazione divertentissima di una delle favole più amate di tutti i tempi, della quale godranno non solo i bambini ma anche i loro accompagnatori. Il primo dicembre sarà il turno di ‘C’era 2 volte 1 cuore’, spettacolo delicatissimo, molto poetico e di immagine”.

Si arriva al 6 gennaio e alla tradizionale festa della Befana in piazza: una giornata densa e particolare, con tre spettacoli nel centro cittadino e, alle ore 18, l’arrivo della Befana non solo in volo ma anche accompagnata da un carro allegorico con un gruppo mascherato di “colleghe”.

Si ritorna in teatro il 12 gennaio con ‘La ciambella addormentata nel forno’, un racconto fatto da due fornaie. “Il 26 gennaio, invece, avremo la presentazione del nuovo lavoro di Proscenio, dal titolo ‘Avventure straordinarie’, fortemente interattivo e con in scena due attori e il pubblico, che non sarà chiamato solo a dire sì, no o applaudire, ma diventerà un vero protagonista. Il 9 febbraio dedichiamo la giornata a Gianni Rodari con ‘Favole al telefono’, per concludere il 15 marzo con il divertente allestimento del famoso ‘Il flauto magico’, capolavoro immortale di Mozart. Insomma, come ripetuto più volte ci sarà da divertirsi, perché proprio il divertimento è la cifra del teatro”.

Nell’ambito delle trasmissioni di Radio Fermo Uno, ha ricordato inoltre lo stesso direttore artistico, verranno estratti settimanalmente dei biglietti omaggio che daranno così modo agli ascoltatori (e ai loro figli e nipoti) di godersi una domenica diversa.


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