Il tema della disabilità è senza ombra di dubbio uno dei più delicati, specialmente se si considerano le condizioni di vita delle persone soggette a problemi alle volte molto gravi, come le malattie rare. Fra le altre cose, molti di questi disabili vivono in condizioni a dir poco precarie, in totale solitudine e abbandonati a loro stessi, arrivando a essere di fatto reclusi in casa.
Proprio per venire incontro alle loro esigenze è nato il progetto “Dopo di noi”, approdato qualche mese fa nelle Marche: un’iniziativa che sta riscuotendo un discreto successo grazie proprio a quelli che sono i suoi principi fondanti, basati sulla partecipazione e l’integrazione di queste persone. Vediamo quindi come procede la sua applicazione nella nostra regione e qual è, attualmente, la situazione di molti dei nostri disabili nel nostro paese.
Dopo di noi: il successo del progetto
Ma che cos’è, in particolare, il progetto Dopo di noi? Il suo nome si riferisce al periodo che i disabili affrontano, successivo alla scomparsa dei propri cari, che spesso coincide purtroppo con un totale isolamento e con il taglio degli ultimi ponti che collegavano questi individui alla società. Essendo l’integrazione e la partecipazione sociale un diritto di ogni individuo, il progetto nasce proprio con lo scopo di stimolare le Regioni ad andare incontro a questi obiettivi, con una certa quota di agevolazioni volta a creare strutture e progetti che sappiano agevolare la vita di queste persone.
Nella nostra regione il progetto, partito a maggio, ha permesso quindi di dare nuovi spazi condivisi e assistenza a 5 persone sole affette da disabilità tramite l’allestimento di un appartamento nell’ex lazzaretto del comune di San Severino. Non solo semplice assistenza, però, dato che comunque la comunità si è da subito attivata per permettere anche ai partecipanti di effettuare numerose escursioni nel corso dell’estate. La soddisfazione di famiglie e associazioni ha quindi portato a pianificare, già per gennaio prossimo, di dare la possibilità agli ospiti anche di pernottare nella struttura.
Disabilità, la situazione nel nostro paese
Come anticipato poco sopra, da un lato l’Italia sta muovendo dei passi in avanti concreti, ma dall’altro la strada da fare è ancora molto lunga. Fortunatamente oltre all’aiuto dello stato molti riescono comunque a condurre una buona vita grazie ai progetti per disabili di tutte quelle associazioni che, come la Lega del Filo d’Oro, accompagnano e aiutano quotidianamente malati e famiglie nel loro percorso.
Di contro, i numeri registrati dal nostro paese non sono sempre positivi: in base alle ultime rilevazioni, in Italia si trovano oltre 4 milioni di disabili, molti dei quali in condizioni di isolamento e vulnerabili. In secondo luogo, lo scarso impegno finora dimostrato dalle istituzioni ha portato ad avere servizi sempre più carenti per la loro assistenza. Le difficoltà maggiori, come abbiamo visto, riguardano quelle persone che non possono contare su una propria autonomia, perché è qui che pesano maggiormente l’isolamento e l’assenza di servizi ad hoc. Non bisogna poi sottovalutare il fatto che le difficoltà per chi è affetto da forme gravi di disabilità non sono solo fisiche ma anche psicologiche: non a caso, secondo i dati di settore, l’8% circa soffre di disturbi come la depressione.
Proprio per questi motivi, accanto alle associazioni che già quotidianamente combattono per dare una maggior qualità di vita a queste persone, anche lo stato dovrebbe adottare nuove misure in grado di aiutare chi soffre di disabilità ad avere una vita più piena.
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