di redazione CF
“Il mare ha invaso il lungomare”, poche parole, ma a dir poco allarmanti, anzi peggio, quelle con cui questa sera è stato direttamente il sindaco di Porto Sant’Elpidio, Nazareno Franchellucci a denunciare il riaprirsi di una ferita che, per la verità, non si è mai chiusa, mai rimarginata. Spada di Damocle che è già caduta, più e più volte, sui balneari: le mareggiate e l’erosione. E questa volta emblematica è proprio una foto postata su Facebook dal sindaco Franchellucci: una piccola imbarcazione trascinata dalle onde a ridosso della carreggiata del lungomare, fin sul marciapiede.
l problema mareggiate ed erosione era riemerso, in tutta la sua forza, già da questa mattina (leggi l’articolo). Ancora mareggiate a Porto Sant’Elpidio, e di nuovo la costa si è trovata in grave difficoltà, con le onde che hanno divorato metri di spiaggia, fino a lambire gli stabilimenti balneari e, in alcuni casi, a penetrare all’interno delle strutture. Sì, uno scenario a cui i concessionari di spiaggia sono abituati da tempo e ad ogni invernata si ripresenta la conta dei danni, tra impianti elettrici danneggiati dall’acqua, come la pavimentazione esterna degli chalet. E questa volta il mare è arrivato a lambire l’asfalto superando il marciapiede. E le preoccupazioni degli operatori balneari si stanno rapidamente trasformando in schiaccianti verità, dati di fatto, danni su danni. Con una notte e, con essa, una mareggiata implacabile che fanno paura più che mai. E dopo questa notte, la prossima da codice rosso per un’apprensione su cui ormai ha preso il sopravvento la disperata rassegnazione in tanti operatori balneari, i primi ad avere il diritto di ottenere delle risposte al problema, risposte nei fatti, concrete, risolutive.
A Porto Sant’Elpidio torna l’incubo mareggiate: l’acqua a ridosso degli chalet
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