Con l’Orchestra Filarmonica marchigiana si alza il sipario sulla nuova stagione musicale

FERMO - L’opera è preceduta, nella prima parte del concerto diretto da Alessandro Cadario, dal Concerto per oboe e orchestra in re magg. dell’ungherese Frigyes Hidas

Dopo lirica e prosa, il sipario del Teatro dell’Aquila di Fermo si aprirà domenica 17 novembre anche sulla nuova stagione musicale, alle ore 17.00 con la Form – Orchestra Filarmonica marchigiana e l’Eroica di Beethoven.

La Sinfonia n. 3 in mi bemolle magg., op. 55 di Ludwig van Beethoven è un’opera grandiosa, dal fortissimo impatto emotivo, simbolo musicale legato all’epoca napoleonica eppure di grande attualità per i contenuti etici e i valori assoluti espressi, ruotanti attorno all’idea di eroismo e libertà.
È senza dubbio la composizione, scritta a Vienna tra il 1802 e il 1804, che incarna la sostanza spirituale di quel periodo storico, fortemente influenzata dal pensiero illuminista della fine del Settecento. La terza sinfonia di Beethoven è la rappresentazione musicale del mito assoluto dell’eroe.

L’opera è preceduta, nella prima parte del concerto diretto da Alessandro Cadario, dal Concerto per oboe e orchestra in re magg. dell’ungherese Frigyes Hidas, una delle composizioni dedicate a questo strumento tra le più eseguite al giorno d’oggi. L’inteprete è d’eccezione: il montegranarese Francesco Di Rosa, primo oboe dell’Orchestra Sinfonica di Santa Cecilia, considerato da critica e pubblico come uno dei migliori oboisti nel panorama internazionale.


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