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Ex stazione Santa Lucia, la Lega: “No all’acquisto dell’area, meglio investire in un nuovo deposito”

FERMO - I rappresentanti del Carroccio pronti ad interrogazioni in tutte le sedi; consiglio regionale, comunale e provinciale

Dalla Regione alla Provincia al Comune, la Lega vuole approfondire il caso dell’ex stazione Santa Lucia in tutte le sedi istituzionali. I rappresentanti del Carroccio espongono le loro perplessità sulla volontà, espressa da Steat, di esercitare il diritto di prelazione per l’acquisto dell’area ad 1.550.000 euro. “Siamo compatti nella volontà di chiedere chiarezza a tutti i livelli – esordisce il commissario provinciale Mauro Lucentini, affiancato dalla consigliera regionale Marzia Malaigia, dal provinciale Gastone Gismondi e dal capogruppo a Fermo Gianluca Tulli – Steat ha espresso volontà di acquistare l’area a oltre un milione e mezzo, quando avrebbe potuto comprarla a 650.000 euro. Se ne potevano risparmiare ben 900.000, se ci si fosse mossi nei tempi giusti. Ora è surreale che il presidente Fabiano Alessandrini voglia portare avanti l’operazione, anunciando di volersi comportare da privato e di voler chiedere al Comune una trasformazione urbanistica che consentirebbe al sito di valorizzarsi. La mission della Steat è fare trasporto pubblico, non di portare avanti operazioni immobiliari”.

Marzia Maligia, insieme al gruppo della Lega, presenterà lunedì mattina un’interrogazione in Consiglio regionale. “Il governo regionale versa ogni anno a Steat una somma importante, senza la quale la società non andrebbe avanti. Chiederemo se la giunta approvi di destinare soldi pubblici per un’operazione che riteniamo scellerata. Chiederemo di assumere le iniziative necessarie per impedire un uso antieconomico delle risorse pubbliche”. Gastone Gismondi si chiede “come sia possibile che non si sia discusso mai in consiglio provinciale dell’ipotesi di acquisire l’area ex Santa Lucia a 650.000 euro. La Provincia, detenendo l’84% delle quote di Steat, era l’organo più titolato all’acquisto. Ora invece si vuole comprare a cifre molto più alte, una vicenda che dovrebbe far suonare un campanello d’allarme alla Corte dei conti. Da imprenditore, se un mio amministratore d’azienda avesse commesso errori simili, ora starebbe a casa”.

Il consigliere comunale Gianluca Tulli ripercorre le tappe della vicenda e conclude: “Si è sempre detto che l’ex stazione non era idonea come deposito dei mezzi pubblici. Un discorso che vale a maggior ragione ora che in quell’area c’è un polo scolastico. Non si capisce allora perchè ora la si voglia comprare a tutti i costi, quando si è persa l’opportunità di averla ad una somma molto inferiore. Saremmo tutti d’accordo se si decidesse di investire per un nuovo deposito. rettamente per un nuovo deposito? Il sindaco Calcinaro si è astenuto nel Cda Steat sull’esercizio del diritto di prelazione, ma restando in aula, di fatto, è come se avesse votato a favore. Vogliamo sapere se sia intenzionato a concedere una variante urbanistica per trasformare l’ex stazione”.

P.Pier.


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