di redazione CF
“Un gesto estremo e insperato di solidarietà”. Con queste parole, il direttore dell’Area vasta 4, Licio Livini, ha definito la scelta di una famiglia che, dopo aver pianto la scomparsa della loro cara nonnina 91enne, hanno deciso di donare gli organi dell’anziana.
“Ha messo in moto una macchina poderosa il gesto di solidarietà di una famiglia di una paziente deceduta con criteri neurologici ieri in rianimazione a Fermo. Grazie alla loro volontà – spiega il direttore dell’Av4, Livini – una donna di 91 anni ha potuto donare il fegato, prelevato stanotte nelle sale operatorie dell’ospedale di Fermo ed inviato all’ospedale Niguarda dove verrà utilizzato per un trapianto con i criteri di urgenza.
Una occasione, l’ennesima, per ribadire che la donazione degli organi a scopo di trapianto non ha età e che, grazie al consenso espresso dalla famiglia, consenso che sicuramente riflette le volontà del donatore, è possibile salvare una vita a prescindere dall’età del donatore. Un lavoro di equipe, spesso svolto in orari notturni ma che vede coinvolti un numero impressionante di professionisti. Un grazie particolare alla equipe di Fermo e Ancona e alla loro dedizione alla causa donativa”, un gesto che è ulteriore riprova, se mai ce ne sia ancora bisogno, della grandissima solidarietà e altruismo di cui sono capaci i fermani, doti indiscutibili che fanno del Murri ormai una delle sedi sanitarie più importanti nell’ambito delle donazioni e del prelievo di organi, davvero numerosi negli ultimi anni, anche in situazione di emergenza, che fanno del territorio e del nosocomio fermano due eccellenze su scala regionale.
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