di Andrea Braconi
“Buon imbarco e buon lavoro, ragazzi. Ho molta fiducia in voi, vivete intensamente questa esperienza”. Son le parole che Margherita Bonanni, dirigente scolastica del Montani di Fermo, ha rivolto agli studenti che, nel pomeriggio, si imbarcheranno da Civitavecchia alla volta della Spagna a bordo della Cruise Barcellona, nave-traghetto passeggeri ro-ro della Grimaldi Lines. Saranno 48 i giovani, di cui 6 ragazze, che insieme a 4 accompagnatori vivranno fino a martedì questo percorso per competenze trasversali e orientamento, conosciuto con l’acronimo di PCTO, che ha sostituito la vecchia alternanza scuola lavoro.
“Sono studenti del terzo, quarto e quinto anno del corso di Conduzione Navale – spiega l’insegnante Marino Brandimarte -. Abbiamo voluto fare un incontro preparatorio qui alla Sala Olivetti del Miti per prepararli mentalmente a salire a bordo”.
Nel corso della mattinata gli studenti hanno effettuato all’interno del Museo la simulazione di una situazione di emergenza con un uomo in mare. “Sulla nave ci saranno diverse attività legate alla sicurezza e dovranno apprendere quali sono i compiti di ogni passeggero, tipo recarsi alla muster station in caso di emergenza generale. Inoltre, andranno a turno sul ponte di comando per svolgere attività di guardia”.
Oltre all’allievo ufficiale Achraf Ferhani (che ha terminato la sua esperienza al Montani lo scorso anno e ha già fatto un’esperienza di navigazione), all’incontro era presente l’ufficiale Manuel Treddenti, che in apertura ha voluto ricordare come a bordo ci sia personale impegnato a lavorare, invitando i giovani a tenere un comportamento consono e costruttivo.
“Le carte nautiche stanno scomparendo a vantaggio della tecnologia – ha proseguito – e voi vi dovrete esercitare soprattutto con l’Ecdis. Cercate di prendere più informazioni possibili su come si utilizzano le varie strumentazioni, soprattutto chi con voi sarà di coperta. Avete la possibilità di fare un’esperienza che non tutti possono vivere e tutto quello che potrete cogliere vi sarà di grande utilità”.
Dal ponte di comando all’attività di guardia, passando alla redazione del giornale di bordo, vale a dire il documento che deve essere compilato dagli ufficiali durante il loro turno di guardia, fino al soccorso in mare: sono state tante le domande da parte degli studenti, alle quali l’ufficiale e il professor Brandimarte hanno risposto attraverso esempi concreti.
“È entusiasmante vedere come i ragazzi sono seri al momento della prova del fuoco, cioè l’imbarco – commenta la dirigente Bonanni -. Questa è un’attività propedeutica al lavoro ed è un segnale importante che ci siano 6 ragazze in partenza. È un saggio della vita che li attenderà e di un percorso che hanno intrapreso con entusiasmo. Al ritorno ci sarà un momento di confronto, con una restituzione di quanto vissuto e la valutazione dei docenti che li accompagneranno, a cui si abbinerà la valutazione del tutor che avranno sulla nave. Voglio rimarcare, infine, la grande responsabilità che si assumono gli accompagnatori, che ringrazio per il costante impegno formativo ed umano”.
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