Tenere alta l’attenzione sul tema della violenza sulle donne, approfondendo in particolare quella nei luoghi di lavoro. E’ quello che Avri, associazione vittime riunite d’Italia, insieme alla Commissione pari opportunità di Porto Sant’Elpidio e della provincia di Fermo, vogliono proporre sabato 23 novembre, alle 17.30 alla Piccola. “La violenza sul lavoro è argomento che poche volte abbiamo trattato e che merita invece di essere approfondito, anche perchè c’è molta paura di denunciare – nota Laura Iannone, referente regionale Avri – La nostra ospite sarà Anna Capponi, ex agente della polizia locale di Teramo, che ha denunciato violenze dal suo datore di lavoro ed ha combattuto contro un sistema che non l’ha supportata. Siamo nel 2019 e c’è ancora tanta strada da fare. Le donne incontrano ancora troppe difficoltà sul lavoro, serve uno sforzo notevole per garantire una condizione di autentica parità e superare le discriminazioni che tuttora esistono”.
Anna Capponi, a partire dal 2012, è stata protagonista di una prolungata battaglia giudiziaria, dopo aver denunciato violenze e mobbing sul posto di lavoro. “Una storia che va avanti da anni – continua Laura Iannone – che le è costato una querela per calunnia ed un doppio licenziamento. Malgrado ben due sentenze di reintegro e risarcimento, non è ancora tornata al suo posto di lavoro. Alla serata parteciperà anche Monica Brandiferri, consigliera di parità, una delle poche a livello istituzionare a sostenere Anna”. Alla conferenza parteciperanno anche Angelo Bertoglio, presidente nazionale Avri, Alessandra Cognigni, consigliera di parità della provincia di Fermo, la criminologa Manuela Marchetti. Ad introdurre la serata l’assessore Emanuela Ferracuti, la presidente della commissione comunale pari opportunità Ilaria Santandrea e la provinciale Antonella Orazietti.
“Abbiamo accolto con piacere questo invito – evidenzia proprio Antonella Orazietti – questo incontro ci permette di affrontare un tema ancora poco conosciuto, con cui dobbiamo fare i conti. Le violenze in ambiente di lavoro possono essere esterne o interne, i più a rischio sono gli operatori delle forze dell’ordine e quelli sanitari. Le donne subiscono prevalentemente violenze psicologiche, mentre quelle verso gli uomini sono più fisiche. I dati Istat dicono che il 3,4% delle donne subisce violenze sul lavoro, oltre il 70% di chi denuncia vince le cause e vede riconosciute le proprie rivendicazioni”.
“Ci fa piacere collaborare con tutte le associazioni che trattano temi legati alla figura femminile – la conclusione di Ilaria Santandrea – Quello della condizione della donna nei luoghi di lavoro è un tema discusso anche all’interno del nostro gruppo. Non c’è solo la violenza, ma anche una quotidianità fatta ancora di disparità contrattuali e nella retribuzione. Quando tocchiamo questi temi, in genere vediamo una numerosa partecipazione, questo evidenzia quanto il tema sia sentito”.
P.Pier.
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