Taglia il traguardo del miliardo di euro, impensabile fino a qualche tempo fa, l’ammontare dei mezzi amministrati dal Banco Marchigiano. A testimonianza concreta della forte espansione commerciale che il Banco sta producendo in questi mesi. E questo non è che uno dei dati di grande rilievo evidenziati dalla terza trimestrale 2019 proposta dal direttore generale Marco Moreschi e approvata nei giorni scorsi dal Consiglio di Amministrazione guidato dal presidente Sandro Palombini. Ma altri indicatori hanno fatto registrare risultati di grande importanza per l’Istituto di Credito nato poco meno di un anno fa, nel dicembre 2018. Su tutti spicca il più 28,3% del comparto gestito e assicurativo. «Una performance davvero importante» evidenzia il DG Moreschi.
‘istituto sottolinea anche il profilo di liquidità con l’indicatore degli impieghi su raccolta che si attesta al 73% mentre gli indicatori patrimoniali sono in crescita di 300 bps. L’attività caratteristica fa registrare una crescita del 10%.
Molto importanti gli interventi che il Banco Marchigiano sta portando avanti sul tema dell’alleggerimento dei crediti inesigibili con il livello degli npl (no performing loans) arrivato all’11% dopo la concretizzazione di una prima operazione di cessione da oltre 21 mln euro mentre è in lavorazione una seconda cessione che porterà l’indice presumibilmente al 10%. Il Texas ratio migliora di oltre 8 punti percentuali e si attesta al 70%.
«Di grande importanza sottolineare – prosegue lò’istituto in una nota – come continua l’eccellente trend del Banco che riesce a miscelare sviluppo e crescita con l’ottimizzazione dei costi di gestione e operativi, con le spese amministrative scese nel trimestre giugno-settembre del 10% e il totale dei costi operativi scesi addirittura del 20%». La gestione finanziaria fa registrare un aumento del 21,5%. L’utile lordo si attesta sui 6 milioni di euro mentre l’utile netto a 4,6. Molto importante un riferimento alla gestione della delicata fase post fusione per incorporazione della Banca di Suasa: con la terza trimestrale 2019 questa fase si può considerare pienamente assorbita dall’Istituto di Credito e interamente spesata all’interno dell’esercizio corrente.
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