Le pagelle del Pampa dopo
Fermana–Reggio Audace

SERIE C - Alla vigilia di tre spareggi da uomini forti, abbiamo messo da parte il fioretto e ripreso quella spada che tante soddisfazioni ci ha regalato! Forza ragazzi, testa alta sempre!

 

di Francesco Alberti

FERMO – In un pomeriggio da tregenda, sono cuore e attributi a regalare un risultato che fa bene, soprattutto al morale.

Gemello 6: rientrare in una gara così importante è solo per uomini veri. Vinta l’emozione iniziale si dimostra attento e reattivo su quei pochi palloni che la Reggiana porta dalle sue parti, nulla ha da rimproverarsi sul gol. La recente convocazione con l’Under 20  certifica le sue qualità e speriamo sia una buona iniezione di fiducia per il baby Luca.

Manetta 5,5: troppo falloso, troppo irruento. Commette falli a ripetizione anche lontano dall’area e becca il giallo che lo mette out per la trasferta di Fano (era diffidato). Ha grinta e voglia di far bene ma deve gestire l’esuberanza che lo porta a regalare troppe punizioni  agli avversari.

Comotto  7:  aveva detto che, quella in esame, non sarebbe stata una partita ma una battaglia: il Capitano scende in campo coi calzini a mezzasta per dimostrare che non ha paura di nulla. Quell’intervento su Marchi al 45° del primo tempo vale come una doppietta. Grande Capitano, ottima partita.

Scrosta  6:  a volte mette troppa foga e vuole andare oltre quelli che sono i suoi compiti difensivi. Quando difende appare insuperabile ma quando esce rischia di far saltare tutti gli equilibri difensivi. Dovrà pagare, insieme a Mantini, una cena a Comotto,  per quel salvataggio …….. Daje Edo!

Iotti 8:  che dire di Ilario, dopo due anni di sofferenza riversa in campo tutta la voglia, la rabbia, la determinazione per essere tornato un giocatore importante. Ora è un giocatore maturo. Un gigante che spinge, crossa e tira senza soluzione di continuità. Finisce stremato dopo aver dato oltre l’immaginabile. Grande Ilario!

Urbinati 6,5: nel momento più difficile tira fuori la migliore prestazione della stagione. Lotta come un leone in un pomeriggio dal clima anglosassone. Il campo pesante ne esalta le caratteristiche e ci riporta il vero “T-Rex” del nostro centrocampo. Forza Urbi, servono trascinatori audaci e tu hai le caratteristiche giuste per esserlo!

Mane 6:  mossa a sorpresa di Antonioli che consegna a Bachir il centro della nostra linea mediana. Sicuramente positivo in fase di interdizione, limita Staiti che poteva rappresentare il pericolo N° 1 dei granata. Regge fino al 75° poi crolla per colpa dei crampi ma era al debutto in casa. Per noi è sempre stato un centrocampista, non un difensore.

Mantini  5,5: con il ritorno al 3-5-2 riprende il suo posto di mezzala. Nel primo tempo è l’unico che si inserisce in avanti ma in due occasioni spreca buon palloni con tiri velleitari. Sul gol degli emiliani, legge in ritardo l’inserimento del suo avversario e concede un penalty in movimento al suo dirimpettaio di reparto. Non benissimo” El tractor”.

Lancini  6: al debutto in maglia canarina, torna in campo dopo una lunghissima inattività dovuta ad un infortunio. Fa il suo con parsimonia spingendo poco e non prestando mai il fianco agli inserimenti avversari. Servirà tempo per poterlo vedere al top della condizione.

Bacio Terracino 5,5:  che non sia il campo ideale per i suoi scatti e le sue accelerazioni è evidente. Ci mette impegno in un ruolo di seconda punta che può essere il suo. Dovrebbe essere quello che attacca gli spazi aperti dalle sponde della prima punta ma servono giusti tempi di gioco e manovra che, ad oggi, la squadra non ha.

Cognigni 5,5: sembra un Don Chisciotte che va a lottare contro i mulini a vento. Impegno da 10, sacrificio da 10 ma zero occasioni da attaccante e nessuna conclusione in porta. La manovra latita e se i punteros debbono essere i primi a difendere, la sterilità sarà sempre un elemento presente.

Maistrello  6:  la partenza dalla panchina sorprende tutti, un gigante come lui non era l’ideale per quel terreno? Entra con piglio sicuro e va a cercare il centro dell’area, prima una girata troppo debole e al 95° quello splendido colpo di testa che poteva far esplodere il Recchioni. Peccato Tommy, sarebbe stata una vittoria meritata.

Persia 6:  la sua mutazione tricologica sorprende tutti, chi è quello che entra si chiedono dagli spalti? Un colpo di spugna all’antico e una voglia di cambiamento? Si piazza in mezzo e, quando la squadra si riversa in attacco, resta saggiamente al suo posto per dare equilibrio ai reparti evitando le ripartenze ospiti.

Sperotto 5,5:  un famoso tecnico degli anni ’80 pagò una settimana bianca ad un suo calciatore che aveva perso autostima, lo staccò per qualche giorno dal suo lavoro per resettare  i suoi problemi e superare un periodo nero. Nic era quello che faceva la differenza a sinistra, quello che marcava e spingeva, quello che sprintava anche al 94°, deve tornare per forza, dobbiamo tutti ritrovarlo. Forza Spero!

D’Angelo 6,5: scaldarsi per un’ora ed entrare a 10 minuti dalla fine poteva far esplodere chiunque ma “Massimetto” entra con la voglia di spaccare il mondo e con la rabbia giusta. Su quel campo, in quel momento, servivano forze fresche e il suo ingresso è apparso tardivo a molti. Dipinge il cross che genera il pareggio. Incisivo.

Molinari  7,5:  noi non ne abbiamo bisogno Hernan, noi ti conosciamo e ti stimiamo come uomo e calciatore ma fallo, ora fallo, urlalo in faccia a chi continua a dire che eri uno spot pubblicitario! Io l’ho definita una bestemmia inserirlo al 36° del secondo tempo con una squadra riversata in attacco, con due attaccanti stremati e con una difesa avversaria priva del perno centrale! Continuo a ripetere che la carta d’identità non è una ragione di scarso impiego, chi è integro e chi è un cannibale d’area non ha età e categoria che possa limitare la sua sete di gol. Vamos HRM, cuore gialloblù.

Antonioli  6: fuori dallo stadio, sotto una pioggia battente, un vecchio tifoso spiega la partita usando un tipico detto locale: “ ogghi ce semo rmisto li pagni de na ota” (oggi abbiamo rimesso gli indumenti vecchi, quelli da battaglia). Un cambiamento radicale per il Mister che torna al Destro style; segno che la difesa ha bisogno di maggiore protezione, che gli esterni latitano o sono out, che il gioco tutto attacco e fantasia, attualmente, non è attuabile. Bravo e realista.

Due domande però Mister ce le conceda: perchè i cambi così tardivi? Perchè gente di gamba forte out su quel terreno? Alla fine la grinta e la determinazione ci hanno salvato dalla sesta sconfitta interna ma per questo finale, da far tremare i polsi, servirà qualcosa in più, specie per migliorare la costruzione di gioco. Forza

Peggiore in campo? Maranesi di Ciampino, tutto fisico e zero personalità. Pessimo arbitro. Voto 4.

Migliore in campo? La Curva Duomo che, sotto la pioggia ed il vento, non ha mollato mai il sostegno. Voto 10.

 


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