La fine del mondo? Sbagliava di 43 anni Stanley Kubrick. Athos Happacher, fotografo professionista (due film da direttore della fotografia) e scrittore (due libri, un terzo in arrivo) la fissa nel 2044. Supportando la non fausta previsione con un supporto impressionante di dati scientifici ed altri un po’ meno. Di ‘Petrus II’ s’e’ parlato nella ‘citta’ del papa’, Clemente, l’altra sera, a Servigliano presso il chiostro di Santa Maria del Piano.
Presenti il sindaco Marco Rotoni, il vice Stefano Pompozzi e tra il pubblico Federica Paccaferri, interprete al processo in Corte d’assise a Macerata contro Innocent Oseghale (ora impegnata nella traduzione delle motivazioni della condanna all’ergastolo per l’imputato riconosciuto colpevole della morte di Pamela Mastropietro). E, naturalmente presente la ‘padrona di casa’, Luigina Rossi, attiva presidente della Pro Loco organizzatrice dell’evento. Che ben condotto da Glenda Pagliariccio (intervistando l’autore) ha visto l’intervento in video del docente milanese Aldo Pigoli e ‘de visu‘ del giornalista Maurizio Verdenelli, la voce narrante di Tiziano Zengarini, e gli intermezzi musicali del giovane e talentuoso pianista Luca Romagnoli.
Il professore (Università del Sacro Cuore) e il giornalista hanno concordato riguardo alla apocalittica visionarietà dell’autore che questi ha sbagliato solo nei tempi. La fine prossima ventura (almeno) di un’epoca e’ più ascrivibile ora che tra un quarto di secolo, e che le problematiche che Happacher fa affrontare all’ultimo papa, sono già pane quotidiano dell’attuale: Francesco. In ogni caso, Petrus ha intrigato una folta cornice di pubblico che ha sfidato un po’ di freddo e l’ora tarda. Da parte sua Athos ha annunciato il suo terzo libro, in preparazione, cui ha dato intanto un titolo piuttosto segnaletico: Omega.
Nei saluti finali, Luigina Rossi, da parte sua un doveroso ricordo ed omaggio a Liliana Segre, amica di Servigliano, ha annunciato i prossimi ospiti della Pro loco, tra i quali sopratutto il professor Umberto Galimberti.
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