di Sandro Renzi
(foto Simone Corazza)
Sono trascorsi 60 anni dalla sua fondazione. Ha attraversato epoche, stili, mode, correnti, ospitato grandi maestri, formando migliaia di studenti che hanno scelto un percorso di studi declinato all’arte. Il Liceo Artistico Umberto Preziotti di Fermo celebra così i suoi 60 anni di vita. Lo fa con mostre, incontri, spettacoli che raccontano una lunga storia. Quella della provincia e quella del Paese. Questa mattina l’atteso taglio del nastro per una mostra eccezionalmente aperta fino alle 23. Così come aperti sono stati i laboratori. Un traguardo importante per uno degli istituti superiori più apprezzati del territorio, che può contare su due plessi. Oltre a quello storico di Fermo, infatti, c’è pure la sede di Porto San Giorgio intitolata ad Osvaldo Licini e che il prossimo anno celebrerà i 50 anni dalla sua istituzione. Il via alla due giorni lo ha dato la dirigente scolastica, Stefania Scatasta, che da sette anni guida il plesso. “Questa giornata a dire il vero è iniziata un pò di tempo fa, quando il collegio docenti ha voluto organizzare qualcosa per celebrare il sessantesimo, e non è un caso che si sia partiti il sabato mattina quando la scuola è abitata dagli attori più importanti, gli studenti, la cosa più preziosa che abbiamo”.
A loro la Scatasta si è rivolta per prima nell’aula magna dedicata a Corrina. “A loro dedichiamo tutta la nostra energia nelle aule, nei laboratori, a loro dedichiamo la voglia di essere tutti d’esempio. Oggi è bellissimo perché non ci sono solo gli studenti, ma anche gli ex allievi e tutte quelle personalità che in questa scuola credono”. Il momento clou, ufficiale, mercoledì 4 dicembre. “La nostra scuola è un faro in questa società. Sono davvero emozionata e le emozioni sono parte integrante dei nostri progetti formativi. Sette anni qui sono per me l’occasione per testimoniare l’importanza di questa scuola” ha aggiunto la Scatasta. Un pensiero è stato rivolto dal prof. Nunzio Giustozzi all’ex preside Ciro Maddaluno. Poi il saluto commosso di Paolo Landi, nipote del fondatore Umberto Preziotti, giunto da Firenze. “Il mio obiettivo è riportare arte e cultura in palazzo Preziotti e lo farò con l’unione dell’associazione ex allievi. Questo immobile in via Migliorati sarà un luogo dove si creano opere, ci si incontra, se ne conservano in una struttura museale permanente. Sono qui con gioia, nella mia scuola, per chiede un aiuto, un gesto, per i progetti che seguiranno lungo la strada segnata da Preziotti“. In prima linea anche la Provincia con la Presidente Moira Canigola. “Ho cominciato a conoscere la scuola dalle parole di mio marito che l’ha frequentata, nei suoi racconti traspare come questo istituto abbia qualcosa di diverso e riesca a trasmettere qualcosa in più, un luogo dove gli insegnamenti vengono poi trasformati in passione ed in arte, la forma più bella con cui si riesce a trasmettere il nostro pensiero. Mi impegnerò perché questa scuola mantenga la sua autonomia”. Infine un auspicio. “Speriamo di ospitare il liceo musicale ed essere polo artistico della provincia” ha detto la Scatasta. A ricordare la figura di Preziotti ci ha pensato invece il prof. Marco Rotunno.
Il pomeriggio è stato dedicato ai laboratori filosofici ed alla conferenze. In cattedra sono saliti Giorgio Tintino, Nunzio Giustozzi e Pamela Bulgini. Nel mezzo il balletto Triadico di Oskar Schlemmer a cura dei ragazzi dell’indirizzo di scenografia. Mercoledì 4 si prosegue. L’istituto ospiterà nell’aula magna Corrina il Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Giuseppe De Cristofaro, oltre al Prefetto di Fermo, Vincenza Filippi ed al Direttore generale dell’Usr Marche, Marco Ugo, al sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro.
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