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“Azioni anti-crisi, le imprese
cambiano assetto” Confindustria
al servizio degli imprenditori

IMPRESA - Il direttore di Confindustria Centro Adriatico: "La definizione di assetto organizzativo, amministrativo e contabile e come ne vada valutata l’adeguatezza sono i passaggi chiave. Continueremo a parlarne e a offrire il supporto necessario alle imprese"

Il direttore Tosi (a sin.) qui con il vicepresidente Melchiorri

Più che una sfida, una necessità: conoscere, prevenire e affrontare la crisi. Gli imprenditori, dopo che è entrato in vigore il decreto legislativo n. 14/2019, devono rispondere a una serie di obblighi.

“Sia a livello individuale, sia societario, le imprese, incluse quelle non commerciali e quelle non formalmente imprenditoriali, come associazioni, fondazioni e consorzi purché esercenti un’attività di impresa, gli imprenditori devono istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa” spiega il direttore di Confindustria Centro Adriatico, Giuseppe Tosi.

La norma prevede che venga definito un assetto organizzativo adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale. “Questo significa – prosegue Tosi – che gli imprenditori devono attivarsi senza indugio per l’adozione delle misure di prevenzione”.
Per aiutare ad affrontare questa nuova partita, Confindustria Centro Adriatico, nella sede di Fermo, ha organizzato un workshop insieme con lo studio BP&A di Fermo per mettere le imprese sulla corretta via. “L’articolo 2086 del c.c. ha infatti inserito una vera e propria clausola generale che impone all’imprenditore un dovere di corretta gestione, che trasversalmente interessa tutti i modelli organizzativi collettivi previsti dalla normativa codicistica” hanno spiegato i relatori durante l’incontro.
I doveri riguardano l’imprenditore in quanto tale e non l’imprenditore in quanto debitore. “È un dovere dell’imprenditore verso l’impresa e, indirettamente, verso gli stakeholder. La definizione di cosa debba intendersi per assetto organizzativo, amministrativo e contabile e come ne vada valutata l’adeguatezza sono i passaggi chiave, per questo continueremo a parlarne e a offrire il supporto necessario alle imprese per far sì che la parola crisi resti nel decreto e non entri in azienda” conclude Tosi.


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