Idropompe-Le.Ali, il
derby va a Montegranaro

SERIE D - Impresa corsara della capolista veregrense, che sabato scorso ha espugnato la palestra fermana di Capodarco per 1-3, in uno spettacolo sportivo decisamente da categoria superiore

Una fase del match

FERMO – In una gremitissima palestra di Capodarco si è giocata una partita di vertice, quasi da categoria superiore, che ha sorriso alla capolista veregrense, lesta a mettere a segno l’impresa corsara.

IL TABELLINO

IDROPOMPE FERMANA VOLLEY 1: Camacci, Malloni, Ciurluini (K), Scotucci (L), Marcantoni, Valentini, De Carolis, Belà, Carnevali, Zillo, Lignani, Annunzi. All. Annunzi/Pistolesi

LE.ALI MONTEGRANARO 3: Screpanti, Trisciani, Caponi, D’Ambrisio, Valente, Maurizi, Marini, Gennari (K), Ciarma, Pagliariccio, Ugoccioni, Benfatto (L1), Diomedi (L2). All. Paolo Viola

ARBITRO: Matteo Maggini

PARZIALI: 19-25, 14-25, 25-17, 23-25

LA CRONACA

Non è infatti riuscita l’operazione vittoria domestica alla Idropompe, votata a fermare il cammino di Montegranaro, che ha messo subito le cose in chiaro vincendo i primi due set, mettendo in difficoltà le avversarie in tutti i fondamentali, soprattutto in battuta e difesa: le padrone di casa hanno infatti sofferto in ricezione e sbagliato qualche battuta di troppo.

Nel terzo set le ragazze allenate dai coach Annunzi/Pistolesi hanno cominciato a giocare una buona pallavolo contrastando bene a muro e servendo meglio, riuscendo a vincere il set. Il quarto è stato un set molto combattuto ed equilibrato, fino al 18-20 per le ospiti, poi una discussa decisione arbitrale, da il punto alla Le.Ali portandole a 21-18.

Le ragazze fermane dopo accese proteste e un cartellino giallo accusano il colpo perdendo altri 3 punti, 24-18 per Montegranaro, poi c’è stato un tentativo di rimonta che ha portato le atlete fermane fino al 23-24, ma le ragazze di Viola sono riuscite a chiudere il set e a vincere la partita.

Da sottolineare la correttezza delle due caldissime tifoserie che con cori, tamburi, trombe e striscioni hanno sostenuto le proprie squadre, senza mai oltrepassare il limite della correttezza sportiva.


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