L’imprenditore amandolese Mario Mancini confermato alla presidenza della
Camera Italo-Araba

ROMA - “La Camera di Cooperazione Italo Araba con l’individuazione di un nuovo programma di azioni rivolge uno sguardo importante verso l’Africa e la sponda sud del Mediterraneo” - il commento del confermato presidente Mancini.

Mario Mancini, C&O della Mancini SpA e presidente della Camera di Cooperazione Italo-Araba

di Nunzia Eleuteri

Si è svolta venerdì scorso, 6 dicembre, a Roma l’assemblea dei soci della Camera di Cooperazione Italo Araba che ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione.

Mario Mancini, imprenditore amandolese, è stato confermato alla presidenza. Al giornalista e project manager Raimondo Schiavone la carica di amministratore delegato e vice presidente esecutivo con delega alla cooperazione. In CdA anche Franco Fabiano, Ruggero Manciati e Majida Mcheik del Libano.

La Camera di Cooperazione Italo-Araba (i cui soci sono imprese pubbliche e private, banche, Camere di Commercio, enti e associazioni) è nata nel 1972 con lo scopo di promuovere le relazioni commerciali dell’Italia con i 22 paesi della Lega degli stati arabi: Algeria, Arabia Saudita, Bahrein, Comore, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Gibuti, Giordania, Iraq, Kuwait, Libano, Libia, Marocco, Mauritania, Oman, Palestina, Qatar, Siria, Somalia, Sudan, Tunisia, Yemen.

In oltre 40 anni di attività la Camera si è prodigata nel favorire l’internazionalizzazione delle imprese grazie a conoscenze, informazioni, supporti tecnici e operativi.

L’assemblea di venerdì scorso a Roma ha votato e discusso il nuovo programma che prevede, tra diverse cose, il rafforzamento di supporto alle imprese in vista dell’EXPO Dubai 2020, un potenziamento dei rapporti con il Qatar, l’apertura del “canale Africa” attraverso la porta di ingresso della Tunisia con la zona economica speciale di Zarzis e l’area di Sfax e l’avvio di nuove relazioni con le imprese fortemente innovative nei campi dell’acqua, energia, agricoltura 4.0 e formazione.

L’imprenditore Mario Mancini, già presidente della Camera Italo-Araba, è fondatore del “Gruppo Mancini Spa” che, dal 1985, si occupa di produzione di impianti di macellazione, disosso e lavorazione delle carni, con sede nel Fermano e precisamente ad Amandola, e filiali in Romania e Colombia.

 


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