Importante appuntamento presso il Conservatorio ‘Pergolesi’ di Fermo giovedì e venerdì prossimi, con due giornate di studio dedicate alla musica contemporanea ed in particolare alla generazione di compositori legati alla musica seriale, attivi negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso quali, tra gli altri, Bruno Maderna, Luigi Nono, Pierre Boulez, Karlheinz Stockhausen.
“Oggetto di riflessione – fanno sapere proprio dal Pergolesi – sarà la trasformazione del linguaggio musicale con le sue conseguenze in ambito non solo tecnico ma anche sociale e culturale. Le giornate di studio sono organizzate dal Grilm (gruppo di ricerca sul linguaggio musicale del conservatorio), coordinato da Paolo Rosato, in collaborazione con il Sirm (sezione interdipartimentale ricerca musicale).
La specificità della attività di ricerca del conservatorio Pergolesi è quella di mettere in relazione gli sviluppi più strettamente musicologici e teoretici della ricerca con aspetti pratici quali il comporre e l’eseguire musica, grazie alla presenza di docenti di grande esperienza e dal prestigioso curriculum nei diversi versanti della interpretazione, della storiografia e della composizione.
Le giornate di studio si inseriscono nel più ampio progetto del conservatorio di Fermo di caratterizzarsi e distinguersi come centro unico nel panorama italiano, specializzato nella musica contemporanea, come testimoniano la creazione dell’Ensemble Bruno Maderna, di recente esibitosi a Parigi, il ricco cartellone di concerti dedicati alla musica dal Novecento ad oggi, ed il Master sulla interpretazione della musica contemporanea”.
Nel programma figurano, domani alle ore 15,30, all’auditorium Billè, Gianmario Borio dell’Università di Pavia, Fondazione Giorgio Cini Venezia con ‘La composizione seriale: fonti del processo creativo e loro significato per l’esecuzione’, Paolo Rosato del Conservatorio Pergolesi Fermo sulle ‘Condizioni e limiti nella produzione di senso nella musica seriale. Qualche riflessione da Polifonica-Monodia-Ritmica (1951) di Luigi Nono’ e Fulvio Delli Pizzi, sempre del Conservatorio G. B. Pergolesi Fermo con ‘Il mito del codice nella musica del Novecento’. Dopodomani, invece alle ore 9,30, sempre all’Auditorium Billè, Marinella Ramazzotti dell’Istituto Musicale Masini Forlì con ‘Il rapporto con la memoria nella musica vocale di Luigi Nono’, Nicola Verzina, del Conservatorio Pergolesi Fermo
su ‘La macroforma in epoca post-seriale: Tecnica dei gruppi e Alea nel Concerto n. 2 per oboe e orchestra (1967) di Bruno Maderna’, Gianni Trovalusci e Paolo Rosato del Progetto Musica Nazareth su ‘Gesto, energia, espressione: l’interprete tra vecchi e nuovi segni’.
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