Lettere al posto dei numeri? No, nulla di strano o di sbagliato, anzi. Se ai valori e principi dello sport, del calcio in questo caso, si unisce il valore aggiunto di una sana e giusta alimentazione. Così si scopre che quelle lettere non stanno ad indicare altro che le vitamine, quelle fondamentali, l’abc dell’educazione alla nutrizione che parte, giustamente, dai più piccoli. Sport e mangiar bene, dunque. E proprio questi due sono stati i capisaldi del pomeriggio organizzato dall’associazione sportiva Borgo Rosselli ieri al centro ricreativo Don Bosco.
L’associazione sportiva presieduta da Eleonora Luciani ha, infatti, presentato, alla presenza dell’assessore allo sport Valerio Vesprini e di tanti, tra bambini calciatori in erba, e genitori, il nuovo progetto ‘L’alimentazione in campo’, avvenuta dopo un torneo di calcio che ha visto coinvolta una sessantina di bambini tra ‘Piccoli amici’, ‘Primi calci’ e ‘Pulcini’, una sessantina, si diceva, tra i circa 150 iscritti della società. Il pomeriggio ha visto la presenza e l’intervento del nutrizionista Marco Giuli che ha spiegato a tutti, grandi e piccini, i pregi e le virtù di una sana e corretta alimentazione nello sport. E per concludere, merenda, rigorosamente sana.
“Non posso che ringraziare l’associazione sportiva Borgo Rosselli – le parole dell’assessore Vesprini – noi, come amministrazione comunale e come assessorato allo sport siamo vicini a loro e a queste iniziative che promuovono una buona alimentazione. Il ringraziamento va a loro e a chi, tra mamme, genitori, ha collaborato alla riuscita dell’iniziativa, per far sì che si alimenti questa nuova visione dello sport che comporta, oltre che un miglioramento delle prestazioni atletiche, anche un più corretto stile di vita. E questo acquisisce un ulteriore valore poiché rivolto soprattutto ai più piccoli”.
“Il nostro obiettivo – le parole della presidente Luciani – è quello di far conoscere le proprietà nutritive, quali vitamine contengono, e i benefici dei vari cibi che la terra ci dona. Quindi spazio a merende sane dopo l’allenamento con prodotti nostrani, allestimento di un piccolo orto coltivato dagli stessi ragazzi che vedranno, così, nascere dalla terra le verdure che poi finiranno sulla loro tavola, e corsi settimanali per bimbi e genitori sulle varie proprietà degli alimenti. Il tutto, ovviamente, coadiuvato da un nutrizionista. E nel nostro progetto vogliamo coinvolgere anche i nonni, non solo i genitori. Perché proprio i nonni sono la migliore ‘fonte storica’ per poter ricordare e apprezzare i cibi di una volta. Il progetto prevede anche la realizzazione di un film con i vari video più significativi registrati nel corso del progetto stesso. A fine anno sportivo premieremo i disegni dei bambini. Il tutto per cercare di apportare dei valori culturali sull’alimentazione nostrana puntando su prodotti sani e nutrienti. E crediamo che insegnarlo ai bambini in tenera età, significhi donare loro un bagaglio culturale e alimentare che li accompagnerà per tutta la vita. Un’alimentazione corretta ed equilibrata, infatti, rappresenta il sistema più efficiente per soddisfare i bisogni energetici e nutrizionali degli sportivi ma non solo, senza parlare dell’importanza che ciò riveste nell’ambito della prevenzione delle malattie”.
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