Sgds, approvato il piano industriale
Stop in un anno al porta a porta
In arrivo 80 isole tecnologiche

PORTO SAN GIORGIO - Maratona in Consiglio comunale prima della pausa natalizia per approvare, tra le altre cose, il nuovo piano industriale della Sgds Multiservizi. In arrivo 80 isole tecnologiche entro il 2020. Prenderanno il posto del porta a porta.

Via il porta a porta, si torna alle isole ecologiche. Saranno in totale 80, distribuite su tutto il territorio comunale. L’obiettivo della Sgds Multiservizi, alla quale ieri sera il Consiglio comunale ha riaffidato il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti per 9 anni approvando il nuovo piano industriale, è quello di arrivare entro il 2020 alla installazione di 67 isole tecnologiche (13 infatti sono già presenti e fanno parte di una sperimentazione avviata tempo fa ndr) per soppiantare l’attuale sistema di raccolta della spazzatura. “Usurante per il personale che la fa e per i mezzi utilizzati” ha detto il direttore della società, Marco Ceccarani. Il vecchio piano industriale era scaduto, a dire il vero, un anno fa. Dato, quello temporale, rimarcato anche dal consigliere del Pd, Antonello Cossiri. “Piano che arriva con un po’ di ritardo ma credo che sia stato fatto un buon lavoro dalla dirigenza” ha detto nel suo intervento, prendendo poi le distanze dall’ipotesi di realizzare nel territorio i termovalorizzatori come alternativa alle discariche. Idea che vede invece favorevole il suo capogruppo, Andrea Di Virgilio. E su cui anche Renzo Petrozzi della Lega ha invitato a ragionare in prospettiva.

Marco Ceccarani, direttore della Sgds

E se le perplessità sulla durata dell’affido, emerse anche in maggioranza, ma poi rientrate all’atto pratico quando si è entrati nel merito dei costi e degli investimenti, sono state superate, resta sul tavolo la richiesta di alcuni consiglieri, Bisonni (Psg a Sinistra) e Marinangeli (Lega) di valutare per le zone centrali della città la possibilità di installare isole sotto terra o addirittura di mimetizzarle così da ridurre al minimo il loro impatto sull’arredo urbano. Tornando al piano, Ceccarani ne ha illustrato i dettagli annunciando che il canone versato dal Comune per il 2020 sarà di 2.818.490 euro, ovvero un punto percentuale in più rispetto al 2019. “L’investimento previsto per le isole tecnologiche ammonta invece a 1.200.000 euro”. La loro installazione consentirà di risparmiare circa 32mila euro all’anno. Margini di manovra per migliorare ed efficientare il servizio ci sono, partendo proprio dal dato della frazione organica. A Porto San Giorgio si raccolgono ogni anno 139 kg pro capite di rifiuti organici. Vista anche l’elevata concentrazione di attività legate alla ristorazione, Ceccarani ritiene si possa incrementare ulteriormente la quota. “C’è molto organico che viene gettato ancora nell’indifferenziato” ha aggiunto il direttore della Sgds. E migliorabile è anche la percentuale di raccolta differenzizta. Il 2019 si chiuderà probabilmente con il 70%. “Mentre nelle isole tecnoligiche il 2018 si è chiuso addirittura con il 79%” si legge nella relazione che accompagna il piano industriale. Il ricorso alle isole dovrebbe peraltro ridurre i fenomeni di evasione, dal momento che l’accesso alle stesse avviene tramite una tessera personale, e garantire la possibilità di introdurre sistemi di tariffazione puntuale. Insomma, pagare per quello che effettivamente si produce in termini di rifiuti. In un Comune in cui, peraltro, è stato certificato che il 2017 si è chiuso con una elevata produzione pro-capite di rifiuti: 688,95 kg. “Svolta epocale per la città ed importante cambio di abitudini per i sangiorgesi” ha detto Andrea Di Virgilio (Pd) approvando il piano. Ma ovviamente gli occhi dell’Amministrazione comunale sono pure rivolti all’Ata, l’ambito provinciale a cui si sta lavorando per arrivare in futuro ad una gestione unitaria del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Marco Marinangeli

La Lega, tuttavia, sollecita l’Amministrazione a passare quanto prima alla tariffa puntuale. ” Saranno attribuiti dall’Amministrazione comunale, alla società, oltre 3 milioni di euro all’anno per 9 anni, per un totale di oltre 27 milioni di euro. Cifra molto importante che dovrà essere gestita nell’interesse dei cittadini. Il piano industriale presenta in alcune sue parti degli aspetti sostenibili, come l’introduzione su tutto il territorio comunale delle isole ecologiche. Concordiamo sulla scelta e vigileremo affinché si concretizzi l’intenzione di dotare tutta la città di isole ecologiche entro il 2020, per evitare che ci siano cittadini di serie a e serie b” rimarcano Petrozzi e Marinangeli. “Saremo attenti alla gestione generale della società per evitare lo sperpero di denaro pubblico. Però chiediamo all’Amministrazione che si proceda verso due obiettivi essenziali. Il primo, arrivare ad una tariffa puntuale, il cittadino paga per ciò che conferisce e l’altro, assolutamente necessario, una diminuzione della tari tassa rifiuti, i sangiorgesi debbono pagare meno. Su tutto ciò porremo la nostra attenzione e il nostro impegno”.


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