Cordoglio Fermana, è
morto Alessandro Matera

CALCIO - Scomparso a soli 24 anni uno dei protagonisti della stagione sportiva 2012/13, passante per la conquista della Coppa Italia di Eccellenza nella finale in quel di Rieti contro il Cerignola. Parole dense di emozione rilasciate dagli attuali vertici societari e dagli allora compagni di squadra e dirigenti

La felicità per il successo nel trofeo tricolore conquistato in quel di Rieti ora in stridente contrasto con la triste realtà del momento. Matera in basso a sinistra con la polo blu

di Paolo Gaudenzi

 

FERMO – Per il calcio a tinte gialloblù, e tutti gli appassionati della disciplina nel territorio, non sarà un Natale felice.

“Il presidente Umberto Simoni, il patron Maurizio Vecchiola e tutta la dirigenza della Fermana si uniscono al dolore e al cordoglio della famiglia per la prematura scomparsa di Alessandro Matera, 24 anni, ex calciatore gialloblù nella stagione 2012/13. Notizia tristissima arrivata proprio questa mattina e che ha sconvolto tutti noi”.

Questo il commento rilasciato dai vertici canarini ed affidato ai canali social societari. A Fermo lo sfortunato classe 1995 aveva disputato il campionato di Eccellenza sfociato con la serie D, sponda U. S. Fermana, tramite la conquista della Coppa Italia nazionale di categoria nell’indimenticabile finale di Rieti, vinta al cospetto del Cerignola.

Matera nella prima serata di ieri si era recato a cena in un locale di Andria con dei colleghi. Dopo la mezzanotte ecco sopraggiungere un malore, risultato poi fatale: il ragazzo si è accasciato al suolo per probabile arresto cardiorespiratorio (cause mediche ancora in corso di accertamento), a stroncare ogni tentativo di soccorso, risultato così purtroppo vano.

“Era un ragazzo eccezionale, bravissimo, proprio per come descritto nei social ora in questo momento difficile – commenta un affranto Ruben Dario Bolzan, all’epoca difensore centrale e dunque collega del giovane terzino destro di quella stagione sportiva -. Umile e pronto ad impegnarsi tantissimo, giocava o no era sempre disponibile per la causa. Sono davvero dispiaciuto”.

Ragazzo per bene e con tanta voglia di imparare –  gli fa eco Mirko Cudini, con Bolzan a completare la coppia a diga della retroguardia  -, è rimasto tutta la stagione con noi ed insieme abbiamo vissuto momenti davvero belli. Negli ultimi periodi, a strade separate, l’avevo perso di vista, anche parlando dal semplice punto di vista calcistico. Mi dispiace davvero, sono vicino alla famiglia“.

“E’ una tragedia immane – l’opaco umore di Massimiliano Fanesi, bomber della cadetteria canarina prima, direttore sportivo poi e quindi dietro la scrivania dirigenziale anche durante l’esperienza in gialloblù di Matera -, parliamo di una persona di soli 24 anni, giovanissima e con tutta la vita davanti. Le parole in circostanze come queste servono a poco, resta purtroppo il dolore ed il vuoto di risposte che portano con se le amare riflessioni del caso”.

 

Un altro momento post conquista della Coppa Italia con Matera, in basso sul centro-destra con il pollice in su e polo blu per come nella foto di apertura, felice per il prestigioso risultato raggiunto


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