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Filiera della pesca, raffica di controlli
del Circomare: sequestrati 400 chili
di pesce Sanzioni per 15mila euro

COSTA - Dal Circomare guidato dal comandante Simona Gentile, in merito ai controlli che rientrano ell'operazione nazionale 'Mercato globale': "Si è prestata attenzione anche del rispetto da parte delle unità della distanza minima dalla costa consentita per svolgere le attività di pesca, sequestrando circa 500 metri di rete da posta e 35 chili di prodotto ittico successivamente devoluto in beneficenza"

Un mese di controlli e sequestri quello in cui sono stati impegnati i militari del Circomare sangiorgese, un mese esatto dal Natale. Dallo scorso 25 novembre fino ad oggi i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto San Giorgio, nel corso delle attività di controllo sulla filiera ittica ed in particolare sulla commercializzazione illegale del pescato, hanno effettuato 94 controlli in vari esercizi commerciali, ristoranti e grossisti della provincia, nonché alle unità da pesca nel porto di Porto San Giorgio al momento dello sbarco.

Il comandante del Circomare, tenente di vascello Simona Gentile

“Durante i controlli, effettuati nell’ambito dell’operazione nazionale ‘Mercato globale’ – spiegano dal Circomare guidato dal comandante, tenente di vascello Simona Gentile -sono stati rinvenuti e sequestrati circa 400 chili di prodotto ittico vario privo della documentazione che ne attesti la tracciabilità e quindi la provenienza: per questa condotta illecita sono state elevate 10 sanzioni amministrative per un totale di 15.500 euro.
Si è prestata attenzione anche del rispetto da parte delle unità della distanza minima dalla costa consentita per svolgere le attività di pesca, sequestrando circa 500 metri di rete da posta e 35 chili di prodotto ittico successivamente devoluto in beneficenza.
“Le attività di vigilanza sulla somministrazione al pubblico di prodotti ittici rientra nelle attività di polizia giudiziaria condotte dalla Guardia Costiera in dipendenza funzionale dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali”, ha sottolineato il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto San Giorgio, Tenente di Vascello Simona Gentile, “grazie alle attività di controllo lungo la filiera è possibile evitare che prodotto ittico di dubbia provenienza finisca sulle tavole degli italiani e dei ristoranti danneggiando ignari avventori ed, indirettamente, gli esercenti che offrono un prodotto sano, lecito e tracciabile a tutela del consumatore finale.”


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