Uno clandestino, di circa 20 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio, commessi anche con violenza. L’altro, di circa 50 anni, che continua a maltrattare la moglie. Entrambi nella rete della polizia della questura di Fermo. Così il ragazzo è stato accompagnato al centro di permanenza per il rimpatrio. Per il secondo, invece, si sono aperte le porte del carcere. Ma andiamo per ordine, con il bilancio della questura, sulle ultime operazioni messe a segno dagli agenti dell’ufficio Immigrazione e della squadra Mobile.
“Proseguono le attività di prevenzione e repressione dei reati messe in campo dalla questura di Fermo. Oltre ai costanti controlli della squadra Volante e degli altri uffici della polizia di Stato volti a garantire, in questo periodo dell’anno, che i cittadini del Fermano ed i turisti possano trascorrere serene festività, nella giornata di ieri il personale dell’Ufficio Immigrazione e della Squadra Mobile hanno conseguito alcuni risultati degni di nota.
Per quanto concerne il primo, a seguito di verifiche mirate relative alla presenza di stranieri clandestini dediti alla commissione di reati, il personale dell’ufficio Immigrazione è riuscito a rintracciare un cittadino tunisino di circa 20 anni con precedenti specifici per reati contro il patrimonio perpetrati in zona, anche commessi con violenza. Il giovane, dopo gli accertamenti di competenza, è stato accompagnato nella sera di ieri al centro di permanenza per il rimpatrio di Roma dal quale verrà, in breve, trasportato nel paese di origine. Solo l’ultima, in ordine di tempo, delle più di sessanta espulsioni emesse dall’ufficio Immigrazione nel 2019 e delle decine di accompagnamenti effettuati quest’anno dalla questura, sia presso i Cpr che presso gli scali aerei nazionali per il rimpatrio degli stranieri irregolari dediti ad attività criminose.
La squadra Mobile, invece – aggiungono dalla questura – ha eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla autorità giudiziaria nei confronti di un cittadino marocchino di circa 50 anni, imputato per i reati di maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie. L’uomo, già condannato lo scorso anno per gli stessi reati aveva continuato i suoi comportamenti vessatori e violenti ai danni della consorte e le Volanti erano intervenute più volte, anche su richiesta dei vicini di casa, per sedare le sue aggressioni. Ieri pomeriggio per lui si sono aperte le porte del carcere”.
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