di Pierpaolo Pierleoni
I vicoli del centro storico, le antiche botteghe e le piazze, che si tuffano nelle atmosfere di 2000 anni fa. Fiaccole, antichi mestieri, abiti d’epoca e naturalmente le scene della natività. E’ partito questo pomeriggio il presepe vivente di Montegranaro, che tocca la sesta edizione. Una festa davvero capace di aggregare tutta la città, vista la grande partecipazione di volontari ed associazioni. Un lavoro di squadra, quello messo in campo dall’Ente presepe, che sin dall’apertura della manifestazione ha richiamato centinaia di persone.
Il pubblico ha iniziato a radunarsi dalle 16 all’imbocco di via Solferino, punto di partenza dell’evento, che si snoda nelle viuzze del borgo per uscire a Porta Marina. Oltre quarante le scene allestite, 600 i figuranti, tanti animali tra asini, pecore, cavalli e cammelli. “E’ una festa che unisce tutta Montegranaro – le parole del presidente dell’Ente presepe, Mauro Lucentini – Un ringraziamento va a tutte le associazioni ed i volontari, per realizzare queste due giornate c’è un lavoro che parte sei mesi prima e che negli ultimi 2-3 mesi si fa particolarmente intenso, soprattutto per la preparazione di costumi e scenografie. Grazie naturalmente agli sponsor che offrono un contributo fondamentale perchè questo appuntamento si realizzi. Da qui parte anche un messaggio di integrazione, perchè alla manifestazione partecipa anche la comunità araba che prepara alcune scene ed ha alcune figure attive da alcuni anni. Questa è l’integrazione messa in pratica e non a chiacchiere. Purtroppo abbiamo vissuto con dispiacere gli atti vandalici di chi ha distrutto alcune affissioni con le stelle comete che portavano verso l’ingresso del presepe. Ma questa gente non merita attenzione, sono due o tre scemi, contro una comunità unita”.
“Questa è l’occasione per coltivare l’ottimismo, è l’evento clou del programma natalizio – le parole del sindaco Ediana Mancini, anche lei tra gli oltre 600 figuranti che animano l’evento – uno sforzo doppio rispetto ad altre realtà, perchè sappiamo che il nostro centro storico è in parte disabitato e farlo rivivere è ancora più impegnativo. Mi associo al ringraziamento di tutti i volontari e le associazioni per l’impegno che ha portato a questo allestimento. E’ una manifestazione dal forte valore simbolico, che racchiude tanti significati e rappresenta l’aggregazione della cittadinanza”. Dall’assessore alla cultura Cristiana Puggioni l’invito “a scegliere Montegranaro e vivere insieme questa bellissima iniziativa che ci ricorda il senso più profondo delle festività natalizie”. Tra le autorità anche il viceprefetto di Fermo Francesco Martino, che vede “nella Montegranaro di oggi una fotografia plastica dell’unione tra cittadini ed associazioni e del senso di appartenenza ad una comunità”. In chiusura il saluto del parroco don Sandro Salvucci, a ricordare un messaggio di papa Francesco sul valore del presepe.
Dalle 16.30, al calare del sole, l’ingresso alla rappresentazione, a piccoli gruppi di 15-20 persone. Tutto curato nei minimi dettagli, dalle botteghe con gli antichi mestieri al mercato, dai legionari ai luoghi di preghiera, fino alle scene suggestive di re Erode e della Natività. Uno spettacolo da gustare metro per metro, nel saliscendi dei vicoli montegranaresi.
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