Benvenuta Joudia, prima nata del 2020 all’ospedale Murri di Fermo. Ma benvenuta anche a Cecilia, l’ultima nata del 2019. Dunque due anni senza soluzione di continuità, almeno nel genere: l’anno passato si è chiuso, per il reparto di Ostetricia e Ginecologia guidato dal primario Alberto Maria Scartozzi, con un fiocco rosa così come l’apertura del nuovo anno.
Joudia Labsara è venuta al monto alle 9,06 di questa mattina. E ad accoglierla, in tutto il loro amore, la mamma Houda El Fakkak e il babbo Said, residenti a Montappone. E poche ore prima, precisamente alle 19,14, a chiudere a lista dei nati del 2019 per il nosocomio fermano, ha visto la luce Cecilia, anche lei ovviamente accolta dall’amore di mamma Francesca D’Annunzio e papà Matia Cugnigni, da Porto San Giorgio. Intorno a loro la premura e la professionalità di un intero reparto con medici, ostetriche e infermieri, tutti al lavoro senza sosta per donare alle neonate il miglior primo giorno di vita possibile.
La prima nata del 2020 è anche occasione per il primario Scartozzi per tirare le somme di un 2019 ormai alle spalle: “Il trend dei nati, nelle Marche, è in diminuzione. Noi siamo sulla scia di quel trend ma, comunque, siamo sopra i 700 parti. Nel 2019 abbiamo iniziato a fare il ‘vbac’ cioè il parto vaginale nelle donne che hanno fatto un taglio cesareo. E’ scesa la percentuale dei primi cesarei da travaglio dal 37 al 23 per cento grazie al cambiamento della assistenza al travaglio con libera scelta delle posizioni durante il travaglio ed il parto. E’ partito anche – aggiunge il primario di Ginecologia e Ostetricia – il nuovo protocollo per l’allattamento al seno iniziando con il ‘pelle a pelle mamma neonato’ fin dai primi momenti dalla nascita”. E da un anno che si chiude subito al lavoro per quello appena iniziato. “Per il 2020 continueremo su questa via con un corso a gennaio per le ostetriche tenuto dalla presidente dell’Aio, associazione italiana ostetriche, Antonella Marchi, sulle posizioni antalgiche in travaglio e cercheremo di introdurre il travaglio in acqua. Per la ginecologia abbiamo fatto un ottimo lavoro sia sulla chirurgia del pavimento pelvico per via vaginale sia per la chirurgia laparoscopica delle patologie ovariche e uterine benigne. Abbiamo affrontato ed operato molteplici casi oncologici uterini ed ovarici e stiamo organizzando a Fermo, in collaborazione con il dottor Renato Bisonni, primario del reparto di Oncologia, appunto, un evento a tema oncologico con la partecipazione di importanti cattedratici italiani”.
g.f.
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