L’Albania ringrazia Porto Sant’Elpidio:
“Aiuto indimenticabile nell’emergenza terremoto”

PORTO SANT'ELPIDIO - Alla sede della Protezione civile, consegna di attestati ai volontari del Fermano partiti per aiutare dopo il terremoto di novembre

di Pierpaolo Pierleoni

Un momento ufficiale per ringraziare i volontari intervenuti in Albania in occasione del disastroso terremoto dello scorso novembre. E’ quella organizzata stamattina alla sede della Protezione civile di Porto Sant’Elpidio, scelta come centro di ammassamento per la raccolta di materiali ed attrezzature da inviare all’altro versante dell’Adriatico. Alla cerimonia hanno partecipato il viceprefetto Francesco Martino, la consigliera Silvia Santini per la provincia di Fermo, l’assessore Elena Amurri per il comune di Porto Sant’Elpidio, il direttore esecutivo dell’emergenza terremoto in Albania Nebi Mucaj ed il presidente della comunità albanese nel Fermano Jimmy Zira.

“Noi abbiamo dato come sempre una mano – nota il presidente onorario della Protezione civile elpidiense, Filippo Berdini – La nostra sede, come già fatto per i terremoti dell’Aquila e quello del 2016 tra Marche ed Umbria, ha messo i locali come centro di ammassamento e all’inizio della prossima settimana partirà il camion per la fornitura di beni e materiali nelle zone terremotate albanesi”.

“Era giusto un momento formale per esprimere gratitudine a chi ha portato sostegno alla popolazione albanese – le parole dell’assessore Amurri – La nostra protezione civile è un vanto del territorio per la presenza costante e professionale in tutte le occasioni, dalle calamità agli eventi pubblici”. Al viceprefetto Martino il compito di “esprimere la solidarietà del governo italiano e di questo territorio. Complimenti per come si sta svolgendo il lavoro di emergenza e supporto alle popolazioni colpite dal sisma. Da questa provincia sono partite persone validissime che hanno contribuito all’opera di volontariato, come Francesco Lusek. La solidarietà tra Paesi in queste circostanze drammatiche è fondamentale. La Protezione civile è il più grande esempio di squadra che abbiamo in Italia ed è importante portare questa squadra anche in ambito internazionale, per contribuire con la propria capacità ed esperienza. Il grazie che esprimiamo oggi non è una formalità, ma un momento valoriale significativo. Il cuore ed i numeri che i volontari mettono in campo nelle calamità sono fondamentali”.

Da Jimmy Zira un grazie a tutti: “Dalla prima chiamata ricevuta alle 6 di mattina, poco dopo il sisma, ci siamo subito mobilitati. La protezione civile con Filippo Berdini ed il sindaco di Porto Sant’Elpidio hanno dato subito il massimo supporto. Insieme agli amici italiani ed ai connazionali albanesi che sono qui abbiamo raccolto e immagazzinato materiali. Voglio dire grazie a tutti gli italiani, i primi a correre in aiuto dell’Albania. Tra i nostri popoli c’è una fratellanza eccezionale. Sono qui da 22 anni, ho vissuto anche in altri Stati. Non esiste un luogo in cui ho respirato l’amicizia e l’accoglienza che ho trovato in Italia”. La consigliera provinciale Santini plaude “ad una comunità albanese che nel Fermano è esempio totale di integrazione. Un popolo di grandi lavoratori con cui si collabora attivamente su più fronti. Queste circostanze drammatiche sono l’occasione per un bell’esempio di solidarietà e voglia di fare del bene”.

A concludere gli interventi Nebi Mucaj, direttore del Centro Volontariato Emergenze Civili Albania. “Per me i volontari arrivati da Fermo sono eroi. Sono venuti a scavare tra le macerie per estrarre le persone. In Albania la macchina del volontariato sta crescendo, ma non abbiamo né le attrezzature, né il personale specializzato che ci sono in Italia. Il governo italiano ed il dipartimento di protezione civile ci sono stati vicini sin dal primo momento. Porto il saluto di tutti i miei connazionali che hanno potuto contare sul vostro aiuto. Con il Fermano c’è una collaborazione avviata da tempo, che ha dato un supporto fondamentale per consentire di migliorare l’organizzazione dei volontari nel nostro Paese”.

Mucai, con commozione, ricorda anche le varie fasi dei primi soccorsi a seguito del terribile sisma, partendo dalle telefonate fatte a Filippo Berdini e a Francesco Lusek alle prime luci dell’alba: “Ho chiamato Lusek sapendo che mi avrebbe dato delle risposte. Gli ho spiegato cosa stava succedendo e lui ha replicando chiedendo di cosa avessimo bisogno concretamente. Il giorno dopo era già tra le macerie con volontari preparati e apparecchiature tecnologiche che noi non abbiamo”.

A  seguire la consegna delle attestazioni di benemerenza allo stesso Lusek, al coordinatore regionale dell’associazione Vigili del Fuoco Volontari Samuele Santarelli e agli operatori Marika Di Donato di Porto Sant’Elpidio e Edoardo Zengarini di Montegranaro.

Prima di concludere la cerimonia, le varie testimonianze dei volontari. “Questa vicenda rappresenta per me una triste ricorrenza – afferma Lusek -. Dopo la prima missione nel 1999 mi sono ritrovato nello stesso paese per prestare soccorso. Tuttavia sono ottimista perché ho trovato un popolo maturato, volenteroso e accogliente. Oltre agli interventi di sostegno alla popolazione terremotata, che vede protagonisti gli elpidiensi, stiamo predisponendo iniziative per il miglioramento della preparazione e delle dotazioni dei soccorritori albanesi. Riverseremo, inoltre, gli insegnamenti tratti da questa esperienza nei prossimi incontri formativi che abbiamo in programma in varie parti d’Italia, come facciamo ormai da quasi quindici anni”. Il coordinatore dell’associazione Vigili del Fuoco Volontari, invece, ha parlato del carisma e dell’autocontrollo dimostrato dal responsabile del volontariato albanese Nebi Mucai che ha saputo gestire una grande massa di volontari locali, rapportarsi con le istituzioni, ma anche essere di supporto agli aiuti provenienti dall’esterno”.

La cerimonia si conclude con la firma del patto di gemellaggio tra il Centro Volontariato Emergenze Civili Albania e la Croce Azzurra sangiorgese con il presidente Gilberto Belleggia.


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