di Maria Elena Grasso
Al Teatro dell’Aquila, questa mattina la Cna Territoriale Fermo ha presentato il tema del convegno di quest’anno, che punta i riflettori non soltanto sul green job ma anche sull’aspetto legale del mondo della moda in Italia. Presenti le autorità del territorio, Loretta Bravi, assessore regionale alla Formazione, Luca Stranieri del Ministero dello Sviluppo Economico, Deborah Lucchetti di FairCoop e Antonio Franceschini, responsabile nazionale Cna Federmoda. Presenti in platea le classi IV e V degli istituti superiori e delle Accademie ad indirizzo Moda di tutta la regione.
Ad aprire il dibattito è stato il prefetto di Fermo Vincenza Filippi: “Vi ringrazio per aver sottolineato un aspetto a me molto caro. L’etica è un concetto essenziale e dovrebbe permeare ogni settore della nostra esistenza. La moda italiana è un vanto per il nostro paese ma molto spesso si rende protagonista di imitazioni e contraffazioni che vanno a screditare un operato tanto lodevole. Viviamo in un’epoca caratterizzata dall’aspetto multimediale e ad oggi possiamo affermare che gli illeciti trovano maggior divulgazione proprio tramite la rete. Dobbiamo agire in maniera capillare con azioni preventive e di contrasto all’abusivismo; a tale proposito sono orgogliosa di affermare che negli ultimi due anni, proprio grazie ad un protocollo d’intesa siglato con due importanti comuni, Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio, abbiamo intensificato i controlli attraverso interventi della Polizia Municipale. Credo fortemente che il made in Italy debba essere attenzionato e preservato“.
La parola è passata al padrone di casa, il sindaco Paolo Calcinaro che, rivolgendosi agli studenti ha sottolineato: “Questi argomenti non possono essere portati avanti soltanto tramite tramite il controllo, ma c’è bisogno soprattutto di maggiore etica personale, individuale. Bisogna porre più attenzione alla qualità dei prodotti che acquistiamo e alla provenienza, perché non dobbiamo in alcun modo favorire chi commette un reato. Pensiamo anche che ogni volta che si acquista dai venditori abusivi, si procura un danno ai commercianti che pagano regolarmente le tasse e che lavorano legalmente. Basta il poco di ognuno per migliorare la realtà che ci circonda“.
Sulla specificità del tema è intervenuto il delegato del questore di Fermo, il dirigente della Polizia di Stato, Vincenzo Longo: “Il territorio del fermano è un territorio molto attenzionato sotto il punto di vista della lotta alla contraffazione e all’abusivismo, ma vorrei sottolineare l’aspetto più importante di questo fenomeno: la cultura. Solamente attraverso una consapevolezza possiamo arginare questa piaga che colpisce le aziende, le famiglie e lo Stato, perché si deve arrivare a capire che è moralmente ingiusto adottare soluzioni di imitazione e contraffazione. I dati ci parlano di un netto miglioramento su tutto il territorio nazionale e anche nel fermano e questo ci incoraggia ad andare avanti e ci fa sperare in un vero e proprio cambio di prospettive”.
Dello stesso avviso il presidente della Cna, Paolo Silenzi che con orgoglio ha aggiunto: “Dopo ben cinque anni ormai questo convegno è diventato un format che divulga le nostre idee e i nostri principi. La moda eco-sostenibile è sempre più valorizzata e premiata dai consumatori. Questo ci dimostra come sia importante e lungimirante puntare su un consumo intelligente e consapevole; consumo che deve sempre rispettare gli aspetti di legalità, sotto tutte le sue sfaccettature: qualità, provenienza e vendita al pubblico”.
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