di Andrea Ferretti
Poco dopo le ore 23 di domenica sera, al termine di Ascoli-Frosinone, è scoppiata la contestazione dei tifosi dell’Ascoli contro squadra e dirigenza. Diverse centinaia di ultras si sono portati davanti alla tribuna centrale dello stadio “Del Duca” ed hanno gridato di tutto contro i giocatori, l’allenatore Zanetti e il direttore sportivo Tesoro. Alla fine, scortata da Polizia e Carabinieri, la squadra si è avvicinata al cancello che delimita il piazzale dallo spazio (recintato) proprio davanti agli ingressi della Tribuna Centrale e degli spogliatoi. Hanno parlato con i bianconeri invitando allenatore e ds ad andarsene. Nel frattempo Polizia e Carabinieri, in assetto anti sommossa, presenziavano tutti gli accessi e i punti strategici intorno al “Del Duca”.
Ad un certo punto c’è stato il fuggi fuggi generale, perché dall’esterno è stata gettata una bomba carta all’interno della recinzione. Tutti sono fuggiti, compresi poliziotti e carabinieri. Ma la bomba carta ha fatto cilecca e non è scoppiata. Tempo due minuti, però, e ne è piovuta un’altra, che è deflagrata in tutta la sua potenza.
Quello che è accaduto non è sfuggito ovviamente all’occhio delle telecamere della videosorveglianza gestite dalle forze dell’ordine. Tempo 36 ore e la persona è stata non solo individuata ma anche arrestata. Le immagini sono infatti passate prima al vaglio della Polizia Scientifica della Questura di Ascoli che le ha affidate poi ai colleghi della Digos che hanno operato l’arresto del giovane tifoso dell’Ascoli residente a Fermo il quale, dopo l’udienza di convalida al Trinbunale di Fermo, è stato posto ai domiciliari, a disposizione della Procura della Repubblica fermana. Ora deve rispondere di lancio di materiale pericoloso e violenza nei confronti degli addetti ai controlli dei luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive.
Per lui, manco a dirlo, è in arrivo anche un pesantissimo Daspo, ovvero il divieto di accedere su tutto il territorio nazionale a luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive di ogni tipo. Ma non finisce qui, perché proseguono le indagini di Polizia e Carabinieri che stanno cercando di individuare altre persone coinvolte nella violenta contestazione del post partita e nel lancio delle bombe carta sia durante che dopo la gara.
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