di Marco Cencioni
«Una grandissima squadra allenata dal tecnico migliore e che tutti ci invidiano: l’obiettivo è vincere, il secondo è solo il primo dei perdenti».
Il presidente della Virtus Pasqualetti, Giorgio Luzi, carica l’ambiente in vista dell’inizio del campionato di Serie A che si apre sabato a Firenze. Riportare lo Scudetto a Macerata (vinto nel 2013 e nel 2016) è la missione, per nulla nascosta. E non potrebbe essere altrimenti dato che, quello allestito dal numero uno della società, è un vero e proprio Dream Team: Paolo Principi, Andrea Cingolani, Andrea Gaddi, Matteo Levantesi, Filippo Castellaro e Vladislav Hryko sono il giusto mix di talento, esperienza e voglia di vincere, per un cocktail d’eccellenza assoluta che promette di recitare il ruolo che addetti ai lavori, sportivi e tifosi attendono con trepidazione di ammirare in pedana.
Terminata la preparazione, è tutto pronto per l’assalto al Tricolore. E nella conferenza stampa al PalaVirtus l’aria che si respira è quella giusta: la responsabilità di vincere, la carica di dimostrare che i favori del pronostico non resteranno solo sulla carta, l’orgoglio di portare in giro per l’Italia il nome della città. «Questa società ultracentenaria è il fiore all’occhiello di Macerata – dice l’assessore allo Sport Alferio Canesin – Costanza, qualità e risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti, ma è l’aspetto sociale quello più importante visto che qui dentro sono cresciute generazioni di maceratesi nel nome dei sani principi che questo club ha sempre saputo trasmettere con i fatti. L’amministrazione – conclude Canesin – non può che sostenere la società per farla lavorare nel migliore dei modi. Le ambizioni di vittoria sono più che giuste, ciò che ci auguriamo non sono solo i successi ma che questa missione nel crescere i nostri giovani prosegua con questa passione così viva». La presidente onoraria, Luciana Capodaglio Pasqualetti, ha voluto essere presente all’evento per elogiare il lavoro di Luzi: «Squadra e tecnico sono notevoli, ma il presidente è insuperabile. Senza di lui l’ambizione non sarebbe possibile, lo ringrazio a nome di tutto il direttivo». Ad accompagnarla la “Signora dell’Alto”, Giulia Perugini, che orgogliosamente ha mostrato ai ginnasti la sua tessera della Virtus datata 1954, invitandoli a rendersi onore per tenere il più in alto possibile il nome della società.
Venendo all’aspetto prettamente agonistico, nel 2020 la formula del campionato è cambiata. I team si sfideranno nella regular season per conquistare un posto nella “final six” che assegnerà il titolo di Campione Italiano. La finale sarà trasmessa in diretta sulla Rai e si terrà il 13 e 14 giugno a Milano. Le date della regular season sono: 1 febbraio – Firenze, Pala Mandela Forum, 22 febbraio – Ancona, Pala Rossini, 14 marzo – Napoli. Ed è proprio Paolo Principi, la storica punta di diamante della Virtus, a definire questo cambiamento «più strategico e meno spettacolare» e a sottolineare l’importanza «di un anno molto atteso in cui vogliamo recitare un ruolo importante divertendoci». Principi è sicuramente la guida sulla pedana di una formazione che il tecnico di origini ucraine Sergiy Kasperskyy, caposaldo e certezza della squadra da anni, ha allenato a puntino in vista del grande obiettivo.
Accanto a Principi – che a fine 2019 si è visto tributare dalla Federazione Internazionale della Ginnastica, per l’occasione riunitasi a Losanna, il riconoscimento di un elemento alla sbarra che porterà il suo nome (elemento eseguito per la prima volta alla World Challenge Cup di Osijek in Croazia, uno dei rarissimi a portare il nome di un italiano) – altri cinque atleti di livello assoluto. Andrea Cingolani, anche lui cresciuto nella Virtus, più volte Campione italiano di specialità, ha partecipato ai Mondiali in Cina, sin Scozia e in Canada e, a giugno scorso, ha conquistato un argento alla World Challenge in Croazia nella specialità volteggio. Andrea Gaddi, veterano della ginnastica italiana con all’attivo venti partecipazioni al Campionato, nato e cresciuto sportivamente a Modena, anche lui plurimedagliato, è arrivato dall’Emilia a dare man forte alla squadra portando la sua qualità ed esperienza negli esercizi alla sbarra.
Vladislav Hryko, ginnasta ucraino di 23 anni che ha all’attivo una partecipazione alle Olimpiadi di Rio 2016, quattro partecipazioni a Campionati del Mondo (l’ultima a Stoccarda ad ottobre scorso), considerato uno dei più promettenti ginnasti a livello mondiale. Approdato alla Virtus grazie ai buoni rapporti della società, e del suo tecnico, con la Federazione dell’Ucraina. Matteo Levantesi, arrivato quest’anno dalla Nardi Juventus di Porto San Giorgio dove è stato cresciuto da Fabio Fedozzi, oggi è allenato da Marco Fortuna all’Accademia Federale di Fermo. Frequentatore assiduo delle finali di Coppa del Mondo da Doha a Stoccarda, da Baku fino alla World Challenge Cup di Koper dove ha conquistato una storica medaglia di bronzo alle parallele. Infine il nuovo acquisto Filippo Castellaro, venti anni, vincitore del Campionato Italiano a squadre nel 2017, vera promessa della ginnastica che conta. Cresciuto nelle fila della Spes Mestre, allenato fino a settembre scorso dal tecnico Gian Matteo Centazzo nell’Accademia Federale di Padova, si è trasferito a Macerata armi e bagagli per seguire i programmi di allenamento del tecnico della Virtus e per vivere meglio la vita della squadra. Le premesse ci sono tutte, Macerata attende con ansia il ritorno del Tricolore per un tris che sarebbe storico.
(foto di Fabio Falcioni)
Virtus Pasqualetti volteggia nella storia: da 114 anni un’eccellenza a Macerata
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