Il Teatro dell’Aquila di Fermo ultima tappa, sabato prossimo alle 21, della Carmen di Bizet. Lo spettacolo è firmato da Paul-Émile Fournycon. Beatrice Venezi sul podio dell’Orchestra Sinfonica Gioachino Rossini. Per la recita di Fermo sarà possibile partecipare ai percorsi di accessibilità per sordi e ipoudenti. E oggi pomeriggio anteprima per i giovani
“Ci fa piacere, come Fondazione, che Fermo ospiti una nuova Carmen, lontana dagli stereotipi di folklore e colore gitano che spesso la appesantiscono. Con questa nuova regia si va, infatti, direttamente al cuore drammaturgico e moderno del capolavoro di Bizet. La coproduzione internazionale ha già circuitato per gli altri teatri delle Marche facendo ovunque sold out. Il termometro del botteghino ci dice che Fermo non sarà da meno – le parole del presidente della Fondazione Rete Lirica delle Marche, Igor Giostra nel presentare La Carmen di Bizet, coproduzione della Rete Lirica delle Marche con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, che arriverà, si diceva, sabato al Teatro dell’Aquila di Fermo – Parte del merito va sicuramente al giovane maestro che guida l’orchestra ed i cantanti. Si tratta infatti di Beatrice Venezi, una delle migliori bacchette della sua generazione. Talentuoso direttore che sa imporre la sua già matura personalità artistica, il precoce talento le ha già permesso di calcare importanti teatri internazionali ed approdare in Italia con pari successo. Ospitarla per noi è, quindi, un punto di vanto. Come sempre però è importante anche il sold out della pomeridiana di giovedì, dedicata ai giovani. È li infatti che i ragazzi delle scuole, i curiosi, i giovani del Conservatorio, potranno a tariffe super agevolate godere dell’Opera. Sarà allora un piacere per tutti e una sorpresa per molti di loro riascoltare le immortali arie di una delle più rappresentate opere liriche di tutti i tempi, che hanno con la loro forza invaso e contaminato anche altri mondi musicali, orgoglioso di aver visto gestire la complessa macchina della produzione operistica con alti livelli di professionalità”.
Per l’ultima tappa di Carmen dell’8 febbraio è programmata una delle iniziative del progetto curato dal team di InclusivOpera – formato dalla ideatrice e coordinatrice Elena Di Giovanni e da Francesca Raffi e Chiara Pazzelli.
“Siamo particolarmente felici di questo progetto – dice l’assessore alla cultura Francesco Trasatti – con un evento culturale di rilievo che sarà dedicato al pubblico di sordi e ipoudenti i quali potranno partecipare alle ore 18.30 al percorso guidato di presentazione dell’opera in Lis (la lingua dei segni italiana) a cura di Giovanni Baldeon, giovane socio dell’Ente Nazionale Sordi e di un interprete Ens, entrambi della sezione di Fermo”.
“I posti disponibili sono limitati ed è quindi consigliabile prenotare – aggiungono dal Comune – all’indirizzo e-mail inclusivopera@fondazioneliricamarche.it. Al momento della prenotazione saranno fornite maggiori informazioni sul ritiro dei biglietti. Il costo del biglietto è di un euro per i soci UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) ed ENS (Ente Nazionale Sordi) e 20 euro per l’accompagnatore (pari ad una riduzione dal 20% al 66% sul costo del biglietto intero). Frutto di una coproduzione internazionale tra la Fondazione Rete Lirica della Marche, la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi e l’Opéra-Théâtre de Metz in Francia, la messa in scena di Carmenporta la firma dal regista Paul-ÉmileFourny, con le scene ideate da Benito Leonori, i costumi da Giovanna Fiorentini e le luci curate da PatrickMéeüs. Nel ruolo del titolo il mezzosoprano canadese MireilleLebelal suo debutto in Italia, mentre il tenore Enrico Casari sarà per la prima volta Don José. Nel ruolo del toreador Escamillo e in quello di Micaëla altri due giovani talenti come Sergio Foresti e Anna Bordignon. Margherita Hibel e Carmela Osato si alterneranno nel ruolo di Frasquita; completano il cast Tommaso Caramia (Le Dancaïre), VasylSolodkyy (Le Remendado), Giacomo Medici (Moralès), Andrea Tabili (Zuniga), Martina Rinaldi (Mercédès) e Francesco Mattioni (LilasPastia). La programmazione della Fondazione Rete Lirica della Marche prosegue con la nuova produzione del titolo rossiniano L’Italiana in Algeri in scena il 7, il 21 e il 28 marzo nei teatri di Fano, Fermo ed Ascoli, con la regia affidata a Cecilia Ligorio e la direzione d’orchestra a Vincenzo Milleterì”.
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