Urbinati e il derby vinto in
casa della Samb: ”Partita sofferta
ma vittoria legittima”

SERIE C - Il dinamico centrocampista ripercorre il blitz messo a segno al Riviera delle Palme prima di allargare sulla stagione in corso. Il tutto a ridosso del nuovo match interno, al cospetto del Sud Tirol

FERMO – “Nello spogliatoio ci sono gerarchie, a prescindere da vittorie o sconfitte sul campo, che vanno rispettate. Fare il capitano è sempre un onore, e quando torna Comotto la fascia sarà di nuovo sua. Non vedo l’ora che sia di nuovo con noi per dare una mano alla squadra. Siamo in tanti grandi, leader e trascinatori in rosa, bisogna essere capitani con gli atteggiamenti non solo con l’aspetto materiale della fascia”.

Approccia in questo modo la conferenza stampa di metà settimana il centrocampista Gianluca Urbinati (foto), a metà del percorso sportivo che alle spalle vede la vittoria nel derby in casa della Samb e, di contro, a breve trova sbocco con la sfida domestica al cospetto del Sud Tirol. Con l’introduzione a sottolineare i gradi maturati grazie ai cinque momentanei anni in canarino, lo sviluppo delle tematiche si è poi diretto alla partita del Riviera delle Palme.

Sofferenza incredibile? Va ammesso, forse si è trattato della gara dove abbiamo patito più di altre circostanze ma era importante portare a casa i tre punti, e così è stato. Eravamo e siamo ancora in credito con la fortuna, più ci sono stati tanti demeriti nostri nel corso della stagione – ha illustrato il dinamico mediano – con disattenzioni costate care anche a tempo scaduto. In maniera fortunosa, vero, ma il secondo tempo di San Benedetto ce lo siamo giocati alla grande e la vittoria alla fine, per quanto detto, è stata legittima”.

“Giocando a due vicino a me prediligo un regista visto le mie caratteristiche, in modo tale da avere una coppia con qualità mixate – il focus sul cuore del centrocampo gialloblù -. Però mi sono trovato bene con tutti, del resto chi merita gioca, ed è giusto che sia così. A Maggio, bisogna inoltre ricordarsi, avevo un perone spezzato. Dopo due mesi ho giocato una partita ufficiale, la Coppa Italia con la Carrarese, ed  a poco dall’infortunio è stata una vittoria incredibile tornare in campo, nonostante sia stato un periodo difficile in cui, umilmente, ho accettato le critiche, anche legittime. Ho cercato di lavorare rincorrendo il prima possibile la forma, penso che ultimamente sono ritornato ai miei standard. Un grazie allo staff sanitario, su tutti a Walter Costi e Roberto De Luce. 

E’ un anno difficile, non va negato – la panoramica sul percorso compiuto fino ad ora dalla Fermana targata 2019/20 -. In precedenza abbiamo raggiunto risultati non pronosticati alla vigilia, andando ben oltre alle aspettative. Quest’anno c’è stato un paradosso: in estate c’erano invece aspettative che il campo purtroppo non ha mantenuto. Stiamo facendo un campionato in linea con i nostri valori, considerando l’innalzamento del torneo con aspetti tecnici e risorse, in termini di budget, molto più nutriti in altre società, che inevitabilmente si riflettono sulle partite. Stiamo quindi compiendo un percorso salvezza come nelle nostre attuali potenzialità”.

Flavio Destro? – l’ultima sollecitazione al vice capitano – Con lui la squadra ha fatto la storia recente, è nero su bianco quanto è stato fatto sotto la sua gestione. Ciclo finito? Ci sono giocatori che hanno dato l’anima per lui e per la maglia, forse a fine stagione qualcuno poteva sentirsi appagato ma sono discorsi che non godono di controprove. Non penso che sia stata sbagliato l’approccio al campionato di stagione, penso invece che siano stati i risultati e non le prestazioni a darci torto. Troppo spesso sono mancati punti rispetto a quello che si è visto sull’erba. Del resto, però, ci può stare: i cicli come nascono poi finiscono, potrebbe essere legittimo pensarla anche in questa maniera in fin dei conti”.


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