di Paolo Gaudenzi
FERMO – “Nel 2013 ero all’ultimo anno da giocatore al Sant’Arcangelo ed il mister stava allenando i relativi Berretti. E’ nata quindi un’amicizia con scambi di vedute tecniche poi, dal luglio successivo, è diventato un rapporto professionale al Bellaria“.
Inizia così la conferenza stampa di inizio settimana da parte di Ivan Piccoli (foto), vice di Mauro Antonioli, tecnico canarino al momento dell’incontro con la stampa impegnato a Parma per un corso di aggiornamento tecnico.
Dagli inizi del rapporto con Antonioli, al passaggio dal campo alla panchina per l’ex esterno sinistro profes.
“Ho sempre pensato a giocare a calcio fino alla fine, nell’ultimo anno ho cominciato però a ragionarla dalla prospettiva in panchina, la cosa mi piaceva ed eccoci qua – ha spiegato Piccoli -, cercando di migliorarci anno dopo anno. Abitiamo tutt’ora insieme con il mister, come lo scorso anno a Reggio Emilia, è una cosa positiva perché possiamo quindi confrontarci tutto l’arco della giornata, in una visione d’insieme”.
“Ringrazio Mauro Antonioli perché mi fa partecipare attivamente al lavoro, con le analisi del match nostro e dei prossimi avversari, proponendo soluzioni tattiche. Il mio rapporto con i giocatori? La parte migliore, parlo con loro di calcio e non, questo mi fa sentire ancora giocatore – ha precisato -. Quando ho smesso di giocare il gruppo è la cosa che mi è mancata di più, spero di essere utile ai ragazzi nel mio ruolo. Certo, un po’ è strano: vedi Scrosta e Urbinati, ex compagni e tuttora amici, ma il mio ruolo mi impone a volte di essere un po’ duro e, in altre parole, pormi diversamente rispetto agli standard da giocatore. Non è semplice, ma bisogna essere professionali. Nel focus mi occupo di palle inattive, ma quello che conta è il frutto del lavoro di tutto lo staff”.
“E’ scientificamente provato che l’attenzione umana ha un limite – ha precisato Piccoli sui video d’analisi -, quindi cerchiamo di sintetizzare in cinque minuti un lavoro di ore, sbobinando più di una partita dell’avversario, ricavando quindi i momenti salienti da proporre poi ai ragazzi. Andando al derby contro la Vis Pesaro di sabato, sappiamo che si tratta di uno scontro diretto per la salvezza, c’è entusiasmo per le tre vittorie consecutive ma sappiamo che fino alla soglia dei 40 punti non si può parlare di altro. Avremo di fronte una squadra con gli stimoli derivanti dal cambio di allenatore”.
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