di Sandro Renzi
Il “caso Bella ciao” tiene banco e dopo le accuse mosse da Fi e Lega contro l’assessore alla cultura, Elisabetta Baldassarri, Fratelli d’Italia torna a bomba sulla vicenda. Lo fa Emanuele Morese, coordinatore del partito della Meloni a Porto San Giorgio, scettico anche rispetto alle puntualizzazioni fornite dall’assessore Baldassarri che ha cercato di smarcarsi dalla polemica rimarcando come la decisione di intonare Bella ciao sia stata “una scelta autonoma” del gruppo che si è esibito sabato sera in piazza Matteotti. Quindi non concordata con l’Amministrazione Loira. Morese però non ci sta. “Il tono altezzoso che il sindaco usa spesso per replicare all’opposizione, dovrebbe essere usato dal primo cittadino, quando necessario, anche per rivolgersi alla sua giunta. Invece il metro di giudizio non è per nulla lo stesso”. Morese si riferisce al caso del giorno che ha spinto Fi a chiedere le dimissioni della Baldassarri.
“Quanto accaduto nasconde una riflessione di fondo -prosegue l’esponente di FdI- il problema infatti non è chi canta cosa, dal momento che ciascuno può cantare ciò che è lecito, il punto è semmai trovarsi di fronte ad una piazza semideserta. E quello che fa più impressione non è l’aspetto folkloristico di questa vicenda, da cui l’assessore prende le distanze, ma che a fronte di una spesa non ci sia stato un ritorno, esattamente come non c’è stato con lo scivolo, e non c’è mai”. Fdi, insomma estende la critica a tutta la programmazione culturale e turistica del Comune. “L’efficienza si misura sulla base del rendimento e della spesa. E questa non c’è, i soldi della collettività non sono stati spesi bene“. E poi l’affondo. “Per noi dell’opposizione la Baldassarri è una manna dal cielo perché ha contribuito a portare l’indice di gradimento di un sindaco, eletto al primo turno, ad un livello bassissimo. Mi sorprendo di come la stessa giunta non l’abbia indotta alle dimissioni”. Dimissioni che invece chiede anche FdI unendosi a Forza Italia. “E non per la scelta di Bella ciao, legittima ma inappropriata, ma perché gli eventi organizzati dall’assessore non sortiscono l’effetto sperato, ovvero portare persone. Adesso, dopo il Natale, il sindaco si dovrà occupare anche del prossimo carnevale?“.
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