di Paolo Paoletti
foto Simone Corazza
Il centro sociale Marina Palmense con la ‘Semiseria classic orchestra’ trionfa nell’edizione 2020 del carnevale di Fermo. Il gruppo, composto da 190 figuranti, ha dato vita ad un’orchestra fatta di colori e divertimento. Al secondo posto contrada Fiorenza con ‘Fiorenza Joker Dance’ e al terzo il centro sociale Cretarola insieme alla sua scuola primaria con Alice nel Paese delle Meraviglie. Per quanto riguarda la sfida al palio di carnevale a trionfare è stata contrada Pila, secondo posto San Bartolomeo e terzo Torre di Palme.
Archiviata la sfilata domenicale nel comune capoluogo, Baraonda, il carnevale in rete, prosegue ora con tante iniziative fino ad arrivare al corteo di Porto San Giorgio di domani pomeriggio e al suggestivo rogo di Re Carnevale. Un successo di pubblico e partecipazione, quello di ieri, che è andato oltre i timori relativi alle ultime notizie sulla diffusione nel nord Italia del Coronavirus.
Una domenica di festa e da gran pienone in piazza che, come ormai da tradizione, porta la firma di Marco Renzi, direttore artistico della manifestazione che, anno dopo anno, cerca di alzare l’asticella della qualità sempre più in alto. “Credo sia andata bene, i margini per dire potrebbe andare meglio ci sono sempre. Nonostante i 31 anni di longevità e il riconoscimento arrivato dal Ministero che ci ha inserito nell’elenco dei primi 26 carnevali d’Italia, la strada da fare per onorare questo importante titolo che ci è stato dato è ancora tanta a lunga”.
Marco Renzi aggiunge: “C’è stato un salto in avanti dal punto di vista della partecipazione, elemento chiave per il successo del carnevale. Un importante incremento di partecipanti rispetto anche all’anno sorso. Per come sono fatto guardo al futuro e non a ciò che è stato ieri. Dobbiamo lavorare per far tornare protagoniste le scuole superiori della città di Fermo. Erano loro negli anni Sessanta i veri motori del carnevale studentesco. Non c’erano contrade ne centri sociali. Ora il carnevale si basa sulla partecipazione delle contrade, centri sociali e scuole dell’infanzia e primarie. Le scuole medie e superiori sono quasi del tutto assenti ad eccezione ieri del Liceo Artistico Preziotti Licini la cui partecipazione salutiamo con grande entusiasmo e speriamo sia foriera di ulteriori partecipazioni”.
Un successo sotto gli occhi di tutti quello di ieri pomeriggio, complice anche il sole e le temperature miti. “La giornata è andata bene, c’era tantissima gente nonostante le preoccupazioni dei tempi che stiamo vivendo – conclude Marco Renzi – anche lo spettacolo di Mengone sul sagrato del carmine ha ottenuto una grandissima risposta di pubblico tanto che lo spazio era forse troppo piccolo per contenere tutti. Baraonda non è ancora finito ed è troppo presto per parlare di un bilancio complessivo. La sua vera grande particolarità è che, a differenza di altri carnevali che si concludono nell’arco di una giornata, Baraonda è diventato un vero e proprio festival con dieci giorni di iniziative”.
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