di Paolo Gaudenzi
FERMO – “Viviamo come tutta Italia, giorno per giorno, ed al momento ci adeguiamo allo stop del campionato”.
Inizia con questo approccio la conferenza stampa di capitan Marco Comotto (foto), sollecitato in primis (e non poteva essere da meno) sulla sosta di campionato imposta dalle autorità competenti per la nota vicenda legata al coronavirus.
“All’interno del gruppo se ne parla ma senza troppa preoccupazione – ha proseguito il difensore centrale -. Il problema non è da sottovalutare, c’è anche un po’ di agitazione tra i genitori dei minori del settore giovanile ma non bisogna farsi prendere dal panico”.
“Per quello che mi riguarda, fisicamente mi sento bene, ho saltato solo il derby contro la Samb per un semplice acciacco – la domanda dei colleghi sulla condizione personale -. Nonostante i 36 anni il fisico risponde bene, sono felice di giocare e dare una mano alla squadra. A proposito di derby, lascia un po’ di rammarico il pareggio recente contro la Vis Pesaro, con esito diverso sarebbero stati due punti in più pesantissimi, questo invece è un aspetto da migliorare. La gestione degli ultimi minuti di gara vanno gestiti meglio, anche con malizia. Non è la prima volta che paghiamo pegno sotto questo aspetto”.
“Siamo comunque in un periodo molto positivo, contro i biancorossi abbiamo fatto un’ottima partita. Purtroppo il calcio è fatto di episodi e questi ci hanno girato male, ma nessuno può negare l’ottima nostra prestazione fatta. Siamo stati in piena gestione del match fino all’episodio del pari – illustra Comotto -, le occasioni da gol viste in campo sono state solo nostre, senza nessuna parata fatta da Ginestra. Abbiamo creato tanti pericoli alla Vis, purtroppo senza sfondare a rete. Con il nostro gol della tranquillità si parlerebbe di tutt’altro ora”.
“La partita di Padova? Tra le migliori fatte quest’anno, anche a livello di personalità. Siamo andati a giocare con un piglio diverso. E’ stata un’ottima prova, e questo dimostra che stiamo maturando come collettivo, acquisendo una solida costanza. Trieste altro tabù storico – l’occhio gettato sul prossimo impegno di campionato -, ma questo pare l’anno dei tabù sfatati, con questa sosta speriamo quindi di mantenere vivo il nostro momento positivo per andare a fare un altro risultato al nord”.
“Da Destro ad Antonioli? – l’ultimo ambito esplorato con il capitano – Si ragiona in modo diverso. Ora a livello difensivo si lavora di più sulla linea, sulla posizione e sul di possesso. Con Destro c’era più attenzione sulla marcatura personale, uomo contro uomo”.
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