PORTO SAN GIORGIO – “I ragazzi intanto hanno un programma di allenamento individuale personalizzato, stilato dal sottoscritto e dal preparatore atletico. Lo svolgono nelle strutture che possono restare aperte, rigorosamente entro i limiti delle prescrizioni delle Autorità coinvolte”.
Queste le parole di mister Leonardo Campifioriti (foto), guida del Futsal Cobà, che alla pari di tutti gli altri sodalizi sportivi di provincia cerca di contrastare la sospensione delle attività dovute all’emergenza coronavirus.
“Tutte le volte in cui ci si può allenare insieme invece, prima della seduta i medici verificano rigorosamente il loro stato di salute – ha proseguito -. Finora comunque, tutti abili e arruolati e nessun problema di questo tipo. Aggiungo, per fortuna. Aggiungo anche che se questa situazione si dovesse protrarre, non sarebbe sbagliato a mio parere bloccare ufficialmente i campionati fino a data da destinarsi e cioè finché il rischio contagio si avvicini allo zero. Tutti si è disposti a fare sacrifici, non però a correre rischi assurdi ed evitabili. Ringrazio i ragazzi per la loro professionalità e la società per la consueta perfetta organizzazione.
“È una situazione strana e senza precedenti, nel senso che i ragazzi sarebbero vogliosi di giocare ma purtroppo sono nel contempo consapevoli di come adesso sia oltremodo rischioso – ha concluso il team manager, Vittorio Quondamatteo -. L’ attività è quella descritta dal mister e loro la svolgono da professionisti quali sono. Morale buono perché sanno di essere tutelati quindi. Sarebbe ottimo potendo scendere in campo, ma non ci auguriamo certo di farlo con a carico potenziali seri problemi. Tutto bene quindi, nei limiti dell’attuale situazione generale”.
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