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“Buon senso e responsabilità”
l’appello dei Giovani
Democratici ai loro coetanei

FERMO - "Ci rivolgiamo soprattutto di più ai giovani che, troppo spesso e per futili motivi, vediamo fuori in gruppo. Si esce soltanto per l'essenziale: lavoro, spesa, salute".
“È un momento difficile e delicato, ragione per cui serve responsabilità per il bene della collettività. Come Giovani Democratici del Fermano ci uniamo agli appelli invitando tutti a rimanere in casa”. Inizia così l’appello dei Giovani Democratici della federazione di Fermo, a partire dal messaggio che rivolgono ai loro coetanei.
“Ci rivolgiamo ancor di più ai giovani che, troppo spesso e per futili motivi, vediamo fuori in gruppo. Si esce soltanto per l’essenziale: lavoro, spesa, salute. Le comunità del nostro territorio crediamo stiano dando una prova di impegno e solidarietà, per questo ringraziamo tutti i sindaci e gli amministratori chiamati a gestire l’emergenza, le associazioni e, ovviamente, coloro che lavorano in ambito sanitario e che stanno affrontando prove durissime. Ragioni che richiamano il buon senso e ad assumere un atteggiamento esclusivamente istituzionale. L’Italia ha bisogno anche di calma e razionalità, per questo restiamo basiti quando, per lo più al nazionale, ascoltiamo chi ancora preferisce gettare benzina sul fuoco anziché collaborare tralasciando questioni politiche: non serve a nulla alzare l’asticella per poter mettere la bandierina sul decreto che il Governo approverà per dar man forte al sistema paese; non serve parlare di elezioni maggio; non serve diffondere i luoghi comuni e notizie non veritiere allarmando ancor di più la cittadinanza. Infatti, contrariamente a quanto si legge sui social, oltre al Governo, anche l’Ue si appresta ad intervenire concretamente. Lontani dalla dichiarazione della presidente Bce Lagarde, siamo sicuramente più vicini all’intervento del presidente Mattarella e fiduciosi del lavoro della Commissione Europea, impegnata ad una proposta per l’Italia: la creazione di un fondo per sostenere le imprese e flessibilità sul deficit.
Sostegno al sistema sanitario, alle Pmi, al mercato del lavoro e delle parti più vulnerabili colpite dal Coronavirus, con risorse per favorire la liquidità. Al fine di destinare in tempi rapidi i 25 miliardi la Commissione proporrà di rinunciare quest’anno all’obbligo di chiedere il rimborso dei prefinanziamenti a titolo dei fondi strutturali e di investimento europei che non sono stati spesi e che sono detenuti dagli Stati membri. Sulla flessibilità è il Commissario all’economia Paolo Gentiloni ad aprire alla richiesta di aumento del deficit che potrebbe essere portato al 2,7% o qualcosa in più. I momenti che stiamo vivendo dimostrano, proprio in mancanza di un maggiore coordinamento comune, quanto ci sia bisogno di più Europa, un’Europa politica e che superi i tanti egoismi. Se il sovranismo conduce a dichiarazioni come quella di Boris Johnson, noi preferiamo continuare a credere nelle istituzioni, alla loro vicinanza e al sogno di Spinelli. Con l’aiuto di tutti l’Italia ce la farà!”.

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