FERMO – “A seguito del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid 19, ed i successivi decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri relativi alle disposizioni attuative del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, la Federazione Motociclistica Italiana, vista la persistente situazione sanitaria legata al crescente sviluppo dell’emergenza epidemiologica in atto sull’intero territorio nazionale, ha ritenuto di prorogare la sospensione delle attività”.
Questo quanto reso noto dalla massima autorità nazionale in ambito motoristico, divisa tra gli sterrati da cross e gli asfalti della velocità, che prosegue nell’apposito dispaccio ufficiale con lo slittamento dei tempi per le relative attività, ora traslati a ridosso della fine del mese prossimo.
“Pertanto è stata disposta la proroga fino al 27 aprile 2020 incluso di tutte le misure e le disposizioni inerenti il provvedimento di sospensione delle attività federali, già diffuso, attraverso tutti i canali istituzionali. E’ stato così deliberato di prolungare, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus covid 19 sull’intero territorio nazionale, l’applicazione delle seguenti misure: sospensione delle manifestazioni o competizioni sportive federali di ogni ordine e disciplina motociclistica, a livello nazionale e territoriale, delegando ai Comitati ed alle Commissioni federali la riprogrammazione di tutta l’attività sportiva”.
“Sospensione delle attività che si svolgono sotto il coordinamento federale, compresi i raduni mototuristici, i corsi per licenziati, le sedute di allenamento strutturato – proseguono dalla stanza dei bottoni dei motori a due ruote -, possibilità, sulla base del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo, e salvo ulteriori provvedimenti delle autorità competenti, per gli atleti di interesse nazionale (Pin, Talenti Azzurri e piloti partecipanti a Campionati Nazionali e Internazionali, ndr), di svolgere attività di allenamento a carattere personale in forma non collettiva con il rispetto delle seguenti condizioni: presenza di personale medico tenuto ad effettuare controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del coronavirus tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano, attività svolta in impianti utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto ma senza la presenza di pubblico, garantendo il rispetto della distanza minima fra le persone”.
p. g.
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