Preghiera, maritozzi, cioccolata calda: il tradizionale ricordo di Don Celso non si ferma e diventa virtuale

FERMO - Attraverso i social, quest’anno i 'ragazzi di Don Celso' hanno partecipato virtualmente condividendo  nelle varie pagine un'immagine per ricordare il sacerdote fermano la cui memoria non è mai venuta meno. 

 

Una tradizione fatta di ricordi e preghiera che neanche il Coronavirus riesce a fermare, seppur svoltasi in modo diverso dalla trazione. Come ogni domenica delle Palme ‘i ragazzi’ Don Celso si sono ritrovati, questa volta virtualmente, per ricordare e pregare per il grande sacerdote fermano.

“Negli anni precedenti – spiega Maurizio Alberti –  sempre per la Domenica delle Palme, i non più giovani ragazzi, si ritrovavano per un momento tradizionale in ricordo di Don Celso. C’era un momento di preghiera al cimitero di Massignano per poi consumare, in una vicina struttura alberghiera, lo squaglio di cioccolata con il maritozzo, rinnovando così il gesto che Don Celso offriva loro dopo la S. Messa nella cappellina del Ricreatorio San Carlo di Fermo, che ha diretto per alcuni indimenticabili decenni”.

In questo difficile periodo, anche “I ragazzi di Don Celso” hanno dovuto rinunciare al loro incontro annuale presso il Cimitero di Massignano per ricordare un sacerdote, un educatore, un loro grande Amico: Don Celso. Il ricordo è rimasto indelebile e quindi attraverso i social, quest’anno hanno partecipato virtualmente condividendo  nelle varie pagine un’immagine per ricordare il sacerdote fermano la cui memoria non è mai venuta meno.


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1 commento

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    Celso Valerio Caferri il 7 Aprile 2020 alle 0:57

    ho motivo di ritenere che il mio nome Celso, ereditato dal mio giovanissimo zio deceduto a causa della guerra d’Africa (bravi quelli che ce lo hanno mandato! proprio bravi!) fu a suo volta dato dai miei nonni, di Montefalcone Appennino, a mio zio acquisendolo da Don Celso di Fermo!

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