di Pierpaolo Pierleoni
Nelle ultime settimane il sindaco di Sant’Elpidio a Mare Alessio Terrenzi ha “stalkerizzato” i vertici della regione Marche e dell’Asur, con una fittissima produzione epistolare. Una lunga serie di suggerimenti e richieste, in cui ha detto e ribadito con insistenza il suo no al progetto Covid 100 all’ente fiera di Civitanova Marche, ammonendo a non spendere per progetti temporanei per dirottare gli investimenti sulle strutture esistenti, tra cui l’ospedale della sua città. Ha anche sollecitato risposte sulle strategie per la fase 2 e auspicato tamponi più massicci, criticando la Regione.
Che si condivida o meno una presa di posizione così netta ed insistita, di certo non passa inosservato il silenzio glaciale di parte dei suoi alleati. Il sindaco elpidiense ha trovato a spalleggiarlo i componenti della sua lista civica, Partecipazione democratica. Diverse, a mezzo social, le espressioni di condivisione ed apprezzamento da parte del capogruppo di Italia viva, Marco Mariani. Terrenzi ha anche trovato sponde, nel territorio provinciale, da esponenti del centrodestra che hanno mostrato di condividere la sua battaglia. Dagli esponenti del Pd, che pure sono azionisti di maggioranza della sua amministrazione, mai una parola, un commento, nulla. Nemmeno gli altri colleghi sindaci si sono spesi per fiancheggiarlo.
Dietro le quinte, i suoi j’accuse pare non siano stati graditi dalla dirigenza Dem, che per evitare di entrare in polemica col proprio sindaco, ha evitato accuratamente qualsiasi intervento. In particolare, avrebbe infastidito il fatto che il primo cittadino, richiedendo a più riprese maggiori servizi per l’ospedale elpidiense, abbia fatto passare il messaggio tra l’opinione pubblica che la struttura sia oggi una scatola vuota. Prese di posizione che secondo alcune riflessioni nel Pd avrebbero mortificato gli sforzi e gli investimenti degli ultimi anni per riportare servizi, attivare il progetto di casa della salute ed i 20 posti letto di cure intermedie.
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