“Ciao Diego, sappiamo quanto sei triste perché non puoi fare la festa di compleanno tutti insieme. Tu che ad ogni festa già pensi alla prossima, ed annoti da sempre sul calendario il fatidico giorno. In questo momento di emergenza però non si può festeggiare come si dovrebbe e quindi, anche se lontani, vogliamo starti vicino”.
Questo l’approccio della lettera scritta dai cari del neo ventiseienne Diego Di Angilla ed affidata ai canali mediatici, unica modalità in tempo di quarantena per raggiungere tecnicamente il destinatario del calore familiare.
“A te che piace mangiare, ballare e farci sorridere quando fai il mattacchione – proseguono i congiunti -, a te che sei la felicità nella tristezza, a te che sei l’allegria nella malinconia, a te che in questo periodo abbiamo dovuto rinunciare ai tuoi calorosi abbracci, a te che stai diventando un piccolo grande uomo, noi gridiamo da lontano: tanti auguri di buon compleanno”.
“Un caloroso abbraccio anche a tutti quei ragazzi speciali con sindrome di Down che stanno vivendo questo difficile momento, con la speranza di ritornare quanto prima alla normalità. I tuoi fratelli e sorelle Barbara, Enea, Federica, Francesca, Andrea, i cognati ed i nipoti”.
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