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Calcinaro a tutto campo:
“Emergenza migliora, ma il dramma
è la cassa integrazione che non arriva”

FERMO - Il sindaco di Fermo fa il punto:"Mi ricandido se ci sono le condizioni per amministrare, non mi mancherà l'aria se non faccio politica"

di Pierpaolo Pierleoni

Un’emergenza sanitaria che migliora sensibilmente, una economica che è ancora grave, l’incertezza sulle data delle elezioni ed anche qualche sottile dubbio sulla ricandidatura, lo stato post lockdown. Il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro ha tirato le somme della situazione in città dopo la prima settimana di fase 2, partendo dal dato dei contagiati. “Ad oggi abbiamo 43 concittadini positivi, non male se pensiamo che eravamo a 130. I controlli drive through funzionano bene. Stanno ripartendo i lavori pubblici, oggi è stato avviato l’adeguamento sismico a Salvano, come anche il secondo lotto della materna di Villa Vitali, i lavori stanno ripartendo tutti. Il primo weekend dopo il lockdown mi è parso discreto, qualche eccesso ci poteva stare, ma ha prevalso il senso di responsabilità, dalla prossima settimana probabilmente chiuderemo il lungomare a Lido alle auto, una soluzione sperimentata in altri centri per concedere maggiori spazi, che sembra funzioni positivamente”.

Il primo cittadino esclude la possibilità di praticare test sierologici alla popolazione. “Non è neanche considerabile per una realtà come la nostra, abbiamo 37.000 cittadini. Non è fattibile a maggior ragione ora che abbiamo entrate bloccate e nessuna certezza dallo Stato sul ristoro delle risorse. Ho letto annunci a tutti i livelli, io credo che l’annuncio andrebbe fatto il giorno prima di fare le cose, altrimenti restano parole campate in aria. Noi come comune possiamo dare vantaggi di fiscalità, ma non sostituirsci al sistema sanitario: ma di cosa parliamo?”

Scettico, Calcinaro, sull’ipotesi che le palestre possano servire ad ospitare gli alunni per ampliare gli spazi a disposizione delle scuole ed evitare l’alternanza. “Figuriamoci se non siamo disponibili a mettere a disposizione spazi pubblici per la scuola, ma sinceramente non mi sembra una soluzione facilmente praticabile”.

Per il sindaco fermano l’emergenza vera, in questo momento, “è il sistema in tilt sulle casse integrazioni, ci sono ritardi ormai inaccettabili. Abbiamo famiglie a cui dovevamo dare un semplice supporto, un ponte, che oggi ci dicono: noi siamo ancora senza reddito e non vediamo ancora un traguardo. Comprendo che gestire questa emergenza sia difficile per tutti, ma che la burocrazia imperi in questo Paese anche in un momento di emergenza unico è impossibile. Parliamo di tanta gente. Nella prima fase dell’emergenza avevamo chiesto alle famiglie in difficoltà a quale categoria appartenessero. Ben il 31,15% erano lavoratori dipendenti in cassa integrazione, questo rende l’idea di quanti concittadini siano ancora in attesa di un sostegno che tarda ad arrivare”.

Fiducioso, Calcinaro, sulle linee guida della Regione in merito alla ripartenza di attività commerciali e concessioni balneari. “Attendiamo per oggi le indicazioni dalla giunta regionale per diverse categorie, mi pare che sia prevalendo il buon senso e si stiano adottando linee guida praticabili”.

C’è poi il tema delle elezioni amministrative e regionali e dell’incognita sulla data. “Prima di pensare al quando, mi interessa sapere se saremo messi nelle condizioni di fare ancora i sindaci, altrimenti passa tutto in secondo piano. Se gli enti locali non hanno sostegno e non riescono a dare risposte alla gente che ci candidiamo a fare? Non sto tra quelli cui manca l’aria se non fanno politica. Mi auguro e credo che non si arriverà a questo, oppure rischia di saltare il sistema Italia. Ma occorrono risposte veloci. Se al governo si litiga per approvare un decreto, lo si spacchetti, si approvino intanto le norme più importanti su cui c’è condivisione e si vada avanti. Quanto alla data migliore, di certo sarà indispensabile votare per comunali e regionali lo stesso giorno. Dividere le due tornate sarebbe ridicolo”.

In conclusione, per il sindaco di Fermo “non siamo ancora fuori dall’emergenza, è sospesa quella sanitaria, ma vivremo un periodo straordinario su tutti i fronti, dovremo essere bravi a pensare al sistema di prevenzione, ma anche al supporto del disagio sociale il più possibile. Mi piace sottolineare la grande generosità dei fermani. Sono arrivati per 60mila euro nel fondo di solidarietà cittadina, un segnale straordinario”.


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