di Sandro Renzi
Sono tutti operativi i 62 occhi installati in diversi punti della città dall’Amministrazione comunale per controllare il territorio e fare da deterrente contro la criminalità. Il progetto avviato due anni fa si chiude ma il Comune non intende certo rinunciare alla possibilità di implementare il servizio. “Progetto che nasce 2 anni fa con l’accordo sottoscritto insieme alla Prefettura di Fermo, siamo stati tra i primi Comuni in Italia -ha ricordato il primo cittadino Nicola Loira- offrendo alla città un sistema di telecamere che copre tutti varchi di accesso, da nord a sud”. Strumenti che ovviamente saranno e già è avvenuto, messi a disposizione delle forze dell’ordine “per prevenire, controllare ed effettuare indagini”. Soddisfatto del lavoro fatto l’assessore con delega alla sicurezza, Valerio Vesprini: “Abbiamo puntato sulla sicurezza e lo faremo ancora. L’Amministrazione in questi anni è andata in controtendenza assumendo vigili. Oggi ne abbiamo 13. Ora abbiamo chiuso un lavoro lungo e importante che fa sentire più sicuri i cittadini”. Le immagini sono ad alta definizione. E’ escluso, almeno per ora, che le telecamere possano servire per accertare scadenze di tagliandi assicurativi o revisioni. Anche se l’impianto per questo tipo di servizio di fatto c’è. “Il progetto nasce però per controllare il territorio” hanno rimarcato dal Comune.
Sul piano tecnico è entrato il dirigente Carlo Popolizio. “Partiamo nel dicembre 2017 con 16 telecamere installate nelle piazze delle città e nei punti strategici. Nel 2018 un team politico e tecnico ha lavorato per un’implementazione. Abbiamo avuto altri 2 lotti per completare il progetto denominato “Gli occhi sulla città” e provveduto a coprire tutti gli ingressi. Ad oggi l’intera infrastruttura di alta tecnologia è dotata di 62 telecamere, di cui 17 col controllo delle targhe dei mezzi. Abbiamo una sala operativa nel Comando dei vigili con una room station dotata di video, registratori, capienti hard disk e stabilizzatori di linea”. Complessivamente il progetto è costato 138 mila euro.
Tra gli strumenti a disposizione per il controllo anche un drone e presto le body cam in dotazione ai vigili urbani. “Innumerevoli le richieste di accesso alle immagini dalle forze di polizia -gli ha fatto eco il comandante Giovanni Paris- è stata riscontrata l’utilità e l’essenzialità per le investigazioni in atto”.
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