La Fase 2 delle aziende
tra sicurezza e formazione on line
«Pronti nel rispetto dei protocolli»
(VIDEO INTERVISTA)

FERMO - Le considerazioni dei responsabili della Chemicontrol Srl

di Andrea Braconi

Adriano Vecchi se l’era immaginato in maniera completamente diversa l’anno del trentennale della Chemicontrol Srl. La diffusione del Covid-19 e lo stop alle attività produttive per due mesi hanno sì rovesciato i piani aziendali, ma non hanno comunque fermato l’attività dei dipendenti e dei vari collaboratori. “Non avendo mai chiuso la struttura nei mesi precedenti – conferma l’amministratore in una video intervista disponibile anche sul canale YouTube di Cronache Fermane – nel momento in cui si sono cominciate ad abbozzare le procedure da parte dell’Inail o della Regione non abbiamo fatto altro che investire sul lavoro preparatorio alla riapertura. Oggi possiamo dire che la maggior parte delle procedure per le attività che hanno ripreso o che riprenderanno la prossima settimana abbiamo già pronto tutto, anche se fino all’ultimo c’è stata incertezza su cosa fare e come impostare il lavoro”.

Ma come stanno reagendo le imprese ai vari protocolli? “Da quello che mi risulta si comportano da veri imprenditori. Certo, c’è sempre una preoccupazione, teniamo presente che oggi lavorano commesse già in essere e il problema è trovare le commesse per il futuro: è questa l’incognita che pesa di più sulle imprese, quello che sarà, come riprenderà il mercato, come recupereranno i clienti persi. Però la stanno prendendo con dignità, sono poche le aziende scoraggiate che dicono io non riapro, me ne è capitata solo una ma che chiedeva spiegazioni per riaprire considerando che fino a poco prima era intenzionata a saltare la stagione”.

Investire in sicurezza, anche in termini economici, non è un fatto secondario. E in questo ambito l’azienda fermana guidata da Vecchi è sempre rimasta a disposizione dei propri clienti per quanto riguarda i distanziamenti, i dispositivi di protezione individuale e la scelta dei materiali per garantire le migliori misure di sicurezza possibili. “Le condizioni a mio avviso non spaventano, l’incertezza come detto è sulle commesse future. Per quanto riguarda i nostri operatori, durante tutto l’arco dell’anno e non solo in questo frangente frequentano corsi di formazione a livello nazionale sulle varie tematiche e su quelle in via di sviluppo. Conta investire sulle competenze, poi naturalmente conta molto l’interesse e la formazione che uno si crea anche da solo. Noi siamo agganciati ai maggiori enti formativi nazionali ed è ciò che ci supporta e ci fa sperare. Stiamo anche pensando di guardare al futuro con un occhio diverso, cercando di investire su nuovi settori”.

Un settore cruciale è quello della Formazione, coordinato da Lara Polinesi. “Siamo passati da una modalità d’aula ad una completamente virtuale – racconta -. È stato molto complicato non tanto per noi che siamo già abituati alle varie tecnologie, quanto per gli utenti. A noi piace fare formazione in aula perché ci si confronta meglio su aspetti tecnico pratici e in questa situazione farla capire ai nostri utenti è stato alquanto difficile. Nonostante le piattaforme siano semplici da utilizzare, abbiamo riscontrato problemi nella connessione, nella scelta tra un telefono o un pc senza videocamera, ma abbiamo sempre richiesto proprio la possibilità di vedere i partecipanti”.

In questa fase il rapporto diretto con le aziende gioca un ruolo ancora più determinante. “La gente sta reagendo molto bene e con tanta voglia di ripartire – commenta Polinesi -, il sabato e la domenica ci arrivano tante telefonate per capire come fare, ci chiedono un supporto per essere in piena regola. Molti hanno aperto e ho visto che le persone hanno fatto perfettamente ciò che gli è stato detto. La collaborazione da parte di tutti è essenziale per la ripartenza. Ovviamente, anche noi prendiamo tutte le precauzioni del caso, disinfettiamo un automezzo ogni volta che viene utilizzato, entriamo nelle aziende con mascherine, guanti e disinfettante in borsa, sempre rispettando la distanza di un metro. Siamo noi i primi a rispettare le regole per far sì che gli altri le rispettino. Spesso dobbiamo fare dei sopralluoghi per valutare degli aspetti pratici che altrimenti non saremmo in grado di valutare. Ma le persone hanno bisogno del contatto, anche telefonando, hanno bisogno di qualcuno presente al loro fianco e la disponibilità da parte nostra c’è sempre”.

Un settore che durante il Lockdown non si è fermato è stato quello alimentare. Comparto che per Lara Lambruschi, responsabile della sezione Microbiologia della Chemicontrol, si è difeso benissimo perché subito ha messo in atto le attività preventive necessarie. “Ristoranti e bar ora devono ripartire cercando di recuperare quanto perso ,con molte difficoltà perché avranno accessi scaglionati e minori posti. Ma a me piace molto la grinta che hanno i titolari di queste aziende, sono molto desiderosi di andare avanti, ci credono e si stanno mettendo in regola con grosso impegno”.

Alle imprese sono stati dati consigli ed indicazioni, con un confronto costante quasi in modalità H24. “A volte la normativa è di difficile interpretazione, ci sono enti diversi (Regione, Istituto Superiore di Sanità, Inail), quindi varie linee guide che poi devono essere raccordate tra loro. Spesso un titolare d’azienda deve andare a vedere disinfettanti, tavoli, pannelli in plexiglass e magari non riesce ad avere il tempo necessario per capire quali sono le linee guide per il suo settore e le indicazioni per la sua attività. Noi siamo quindi molto vicini da questo lato, cercando di rispondere a tutte le curiosità e le richieste di informazioni. Abbiamo elaborato varie procedure e ci stiamo dando da fare in questo senso, cercando di agevolare il loro mettersi in regola in una situazione particolare. Si può tornare nei bar e nei ristoranti con il massimo della sicurezza possibile, ovviamente con qualche difficoltà tipo la fila all’ingresso oppure prenotando con anticipo”.

Accortezze necessarie, conclude Lambruschi, alle quali deve aggiungersi una pazienza che i cittadini hanno saputo maturare in questi mesi adattandosi a superare piccoli inconvenienti, che ha però fatto la differenza sul fronte della riduzione dei contagi.


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